Matilde Serao nacque a Petrasso, in Grecia, il 7 marzo 1856, da madre greca e padre napoletano; mentre il padre partecipava alle imprese garibaldine, Matilde Serao trascorse l’infanzia in Campania, concludendo gli studi.
I primi successi letterari arrivarono con la raccolta di bozzetti Dal vero e con il romanzo Cuore infermo, i quali sancirono la sua adesione al Verismo, mai “giustificata” dall’autrice stessa.
Matilde Serao è stata la prima donna ad ottenere il tesserino da giornalista e ad essere iscritta all’ordine. Scrive articoli sulle tematiche più disparate, soffermandosi spesso sulle questioni politiche italiane e locali senza appoggiare i partiti politici del momento ed esprimendo in diverse occasioni delle lucide e attente analisi sul nascente stato italiano e sulla questione meridionale. Su quest’ultima ha intuito elementi e aspetti ancora oggi fondamentali nella ricostruzione storica del peso e dei danni che il Sud Italia ha subito con l’unificazione, ponendo sempre particolare attenzione alla città di Napoli, che perdendo il suo ruolo di capitale ha conseguentemente perso anche il suo prestigio.
Giornalista, scrittrice, donna dai nobili ideali, scrittrice dallo stile inconfondibile e indimenticabile. Tutto questo ed altro ancora, era Matilde Serao, ancora oggi ammirata da letterati e linguisti.
Dopo aver lavorato con Il Corriere di Roma, il primo gennaio 1888 esce in edicola il primo numero di Il Corriere di Napoli col quale collaborava proprio la Serao, ma anche altri nomi prestigiosi come Carducci e D’Annunzio; il rapporto con l’autore de Il Piacere, fu piuttosto turbolento. La Serao infatti, inizialmente si schierò apertamente contro Mussolini, criticando in molti suoi articoli gli atteggiamenti del collega D’Annunzio. Questo “modus operandi”, man mano cambiò, a causa delle restrizioni imposte dal Fascismo.
Negli articoli scritti da Matilde Serao, emerge uno sguardo femminile sulla condizione dell’Italia in guerra, che si impegna quotidianamente in una vita decorosa, che porta la croce del conflitto con orgoglio e impegno, senza lamentarsi delle ferite, delle perdite e degli sforzi.
Ricordiamo che, Matilde Serao, nata il 7 marzo 1856, con la sua carriera e i suoi scritti ha spianato la strada a generazioni di donne giornaliste e scrittrici, dimostrando che il talento e la determinazione non conoscono genere.