I legali del Marò Massimiliano Latorre hanno chiesto alla Corte Suprema indiana che il loro assistito possa tornare in Italia per riprendersi completamente dal malanno che lo costringe in un ospedale di New Delhi da qualche giorno, in modo da permettere un suo completo ristabilimento. La decisione definitiva, in mano alla giustizia indiana, si conoscerà solo a partire da lunedì 8 settembre, quando avrà luogo la prima udienza.
La motivazione dei legali non ruota intorno alla qualità delle cure, che è molto alta anche in India, ma si basa sul principio che il tipo di ischemia a cui Latorre è stato soggetto può essere recidivo se il paziente è esposto a forte stress, come possiamo immaginare sia la vita dei due Marò in India, la cui sorte è in bilico dal febbraio 2012. A questo proposito, i suoi avvocati hanno fatto presente che il poter riabbracciare gli affetti e ristabilirsi quindi in un ambiente familiare non possano che giovargli.
Lunedì scorso Massimiliano Latorre è stato trasportato al reparto di neurologia dell’ospedale di New Delhi per un’ischemia. Una fonte molto vicina, ovvero il fratello dell’altro Marò Salvatore Girone, ha fatto sapere che Latorre è stato colto da un ictus “in una zona molto profonda del cervello” e che la situazione sia molto più complessa di quanto possa sembrare. Alessandro Girone qualche ora dopo l’accaduto ha confermato che il Marò si era svegliato, aveva parlato, ma afferma che non si fosse ancora ripreso al 100%. Per il momento pare che la situazione si sia stabilizzata e secondo le ultime indiscrezioni il Marò potrebbe essere dimesso dall’ospedale anche domani, domenica 7 settembre.
Bisogna attendere dunque ancora un paio di giorni per conoscere l’esito dell’udienza. In Italia, gli esponenti della politica, in primis il Ministro della Difesa Roberta Pinotti e il Ministro degli Esteri Federica Mogherini, stanno seguendo molto da vicino la situazione, soprattutto il Ministro Pinotti che lunedì si è precipitata in India per accertarsi di persona delle condizioni di salute del Marò.