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Mario Draghi, programma da €220 miliardi per l’economia

Mario Draghi presenterà la prossima settimana un pacchetto di recupero da 221 miliardi di euro per una radicale ristrutturazione del paese mentre cerca di riprendersi dalla sua più profonda recessione dalla seconda guerra mondiale. Il piano, che prevede investimenti di grandi dimensioni nella ferrovia ad alta velocità e nell’energia verde, oltre alla digitalizzazione completa della pubblica amministrazione del paese, attingerà al fondo dell’UE per la ripresa della pandemia. Si prevede che Italia e Spagna saranno i due maggiori destinatari delle sovvenzioni del programma. Il piano di ripresa di Draghi , che dovrebbe essere approvato dal governo entro la fine di questa settimana, prevede 30 miliardi di euro di risorse di bilancio italiane e 191,5 miliardi di euro di prestiti e sovvenzioni dal programma Next Generation dell’UE, hanno detto le persone informate sui piani.

Ecco degli appunti sulla situazione Mario Draghi e su ciò che potrebbe comportarne

 Mario Draghi, l’ex presidente della Banca centrale europea, quest’anno nominato primo ministro del governo di unità nazionale d’Italia, presenterà i piani al parlamento del paese all’inizio della prossima settimana.

 Il piano Draghi si concentrerà sul miglioramento dell’efficienza della rete elettrica italiana, sugli investimenti in progetti di energia a idrogeno e altre fonti di energia rinnovabile e sul miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici, hanno detto le persone informate sul pacchetto.

L’investimento dei fondi dell’UE si concentrerà su sei aree che abbracciano la trasformazione digitale dell’economia italiana, gli investimenti per il clima e l’ambiente, le infrastrutture, l’istruzione, la salute e l’incentivazione dell’inclusione di genere e sociale.

Verranno quindi presentati alla Commissione europea, uno dei “piani di ripresa e resilienza” nazionali che saranno presentati dai 27 Stati membri dell’UE a seguito della creazione del fondo di recupero da 750 miliardi di euro in un vertice storico lo scorso anno.

 Questi includono la digitalizzazione delle procedure della pubblica amministrazione e una revisione del sistema legale italiano per accelerare i casi legali, riorganizzare i tribunali e modernizzare il sistema giudiziario.

Il sistema legale italiano è da tempo considerato uno dei più lenti nell’UE ed è stato accusato dagli economisti di essere un fattore che allontana gli investitori stranieri. Il tempo medio per far rispettare un contratto commerciale in Italia è di oltre 1.100 giorni, secondo la Banca Mondiale, quasi il doppio del tempo medio in Germania, Francia e Spagna.