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Marcianise, docente travolta dal treno: per il familiari non si tratta di suicidio

La docente Raffaella Maietta, 55 anni, è morta travolta da un treno giovedì 5 maggio alla stazione di Marcianise, in provincia di Caserta. I familiari della donna però sono convinti che non si tratti di suicidio. 

Hanno intenzione di chiarire le circostanze nelle quali la 55enne è venuta a mancare e, per questo, hanno chiesto aiuto ai legali Raffaele e Gaetano Cresileo. A breve, gli avvocati presenteranno un esposto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Secondo le indagini della Polizia Ferroviaria si tratterebbe di un gesto volontario ma la famiglia della donna non è d’accordo e sostiene che debbano essere considerate altre piste. Intanto, il sostituto della Procura Gerardina Cozzolino ha dato subito il nulla osta per i funerali della docente senza che venisse effettuata l’autopsia. Le esequie si sono già svolte il 6 maggio.

Docente travolta dal treno a Marcianise, i familiari chiedono ulteriori indagini: “Non si tratta di suicidio”

Il marito di Raffaella Maietta, però, non crede che si sia trattato di un gesto estremo volontario. Anche i figli, Tommaso – 28 anni – e Katia – 30 anni – sostengono che la madre non avesse alcun motivo per voler porre fine alla sua vita né che avesse dato alcun segno di poter commettere un tale gesto.

Tutta la famiglia di Raffaella Maietta sta chiedendo a gran voce che le indagini continuino senza tralasciare alcun dettaglio. Da ciò la richiesta del sequestro della salma della 55enne.

Il marito della donna ha dichiarato: “Mi hanno riferito che su alcuni social stanno circolando nella rete dei filmati della scena tragica mortale che avrebbe ripreso un passante con un telefonino. Chiederò al magistrato il sequestro di queste riprese registrate e lanciate in rete. Non possiamo consentire che girino immagini e riprese del genere“.

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.