giovedì 28 Marzo, 2024
16.2 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Maradona: bloccati i ristoranti dedicati al Pibe de oro

Diego Armando Maradona, una leggenda vivente che sembra sopravvivere persino alla morte. A breve il Pibe de oro darà il nome ad una carena di ristoranti distribuiti in diverse località del mondo. Il progetto di Stefano Ceci, ex rappresentante di Maradona, e di recente in conflitto con i suoi eredi, è stato illustrato proprio da Ceci al presidente De Laurentiis.

Stefano Ceci: la catena di ristoranti che portano il nome di Maradona

L’ex rappresentante di Maradona ha esposto il piano imprenditoriale al noto quotidiano argentino, Clarín. Come prima sede, Ceci ha parlato dell’apertura di “un locale a Dubai come un Hard Rock al cui interno si possano vendere i gadget. Ho una persona intenzionata ad aprirne uno a Riyad in Arabia Saudita. L’idea è che il ristorante sia l’occasione per una sorta di pellegrinaggio dei tifosi di Diego”.

La reazione degli eredi del Pibe de oro

In seguito, Ceci ha chiarito al giornale di Buenos Aires che continuerà a portare avanti contratti con chi sarà intenzionato ad impiegare commercialmente l’immagine di Maradona, versando il 50% degli incassi agli eredi, i cinque figli di Diego. Questi ultimi hanno dato avvio ad una serie di provvedimenti legali nei suoi confronti, poiché hanno considerato illegittimo il contratto firmato dal padre e dall’avvocato Morla con lo stesso Ceci il 17 agosto 2020; circa tre mesi prima della dipartita di Diego.

Durante l’incontro con i giornalisti brasiliani, Ceci si è lasciato andare ad una serie di dichiarazioni tutt’altro che morbide: “Comprerò cinque paia di ginocchiere perché verranno a chiedermi scusa”. Queste dichiarazioni alimentano una battaglia legale della quale è difficile prevedere l’esito.

Un’iniziativa nata da un intento positivo, quello di portare l’immagine di Maradona in un campo diverso dal solito; nonostante gli ottimi propositi, l’idea ha innescato l’immediata reazione degli eredi di Maradona, che reclamano i diritti sull’immagine del defunto padre.