mercoledì 09 Luglio, 2025
21.6 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

Manifesto di un morto a cavallo: il 5 luglio al Teatro Tedér

Un nuovo spettacolo è previsto per il palcoscenico del Teatro Tedér il 5 luglio alle 22:00: si tratta di “Manifesto di un morto a cavallo” ed è frutto di due penne molto potenti della scrittura contemporanea, Matteo Porru e Francesco Spiedo. Lo spettacolo che si inserisce nel contesto del Campania Teatro Festival 2025, vanta inoltre la regia di Simone Somma. Al centro di tutto c’è un uomo, Vincenzo che aspetta un calesse che sembra non arrivare mai. La scena si carica di tensione , sospesa in quell’attesa e porta con sé una riflessione poetica e profondamente sentita sul tempo, ma anche sulla memoria e l’identità. I ricavi verranno devoluti all’Associazione Gazzella ODV che si occupa di fornire assistenza ai bambini palestinesi feriti nella Striscia di Gaza.

Manifesto di un morto a cavallo: il cast e gli autori

Insomma tematiche importanti che verranno rese ancora più potenti dalle interpretazioni di Valerio Lombardi, Roberta Astuti e Simone Somma. La regia di Simone Somma va a delineare due piani narrativi, quello reale e quello di fantasia: così nel flusso onirico esposto sul palco si intreccia la narrazione difficile dell’Alzheimer. Così le luci e le ombre segnano il confine tra ciò che è stato e ciò che non è mai accaduto. Quello proposto è un viaggio emotivo che incoraggia il pubblico a riflettere sul tema della memoria, anche quando diventa più “opaca”.

Conosciamo gli autori! Matteo Porru è un enfant prodige della narrativa italiana che a soli 18 anni si è aggiudicato il Premio Campiello Giovani. Attualmente pubblicato da Garzanti, è stato tradotto all’estero e oggi si dedica al teatro dopo una carriera segnata da premi internazionali, nonché da un’intensa attività editoriale e televisiva.

Anche Francesco Spiedo è uno scrittore e allo stesso tempo un formatore. Uno degli scrittori più originali della sua generazione ad essere precisi. Ha pubblicato con Fandango “Stiamo abbastanza bene” che è stato tradotto anche in Argentina, Cile e Uruguay.