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Mahatma Gandhi: viene arrestato nel 4 maggio 1930

Mahatma Gandhi organizzò in India, dal 12 marzo al 5 aprile 1930 in India  nell’ambito della Satyagraha, cioè una resistenza passiva e non-violenta. Questo accade perché il sale era essenziale nell’alimentazione indiana e la sua produzione veniva posta sotto rigido monopolio statale, gestito dal governo coloniale britannico, infatti non si poteva produrre sale personalmente, attraverso il processo di evaporazione, e nemmeno raccogliere il sale marino che si depositava sulle spiagge.

Nonostante le ingenti riserve del Punjab, la produzione indiana di sale si aggirava intorno alle 100.000 tonnellate/anno, insufficienti per soddisfare la domanda interna, e quindi il Paese era costretto ad importare la materia prima da Liverpool, Amburgo, Aden e dai porti egiziani del Mar Rosso.

Solo i britannici potevano beneficiare degli introiti derivanti dal possesso del minerale a scapito dei lavoratori che non potevano produrlo e nemmeno raccoglierlo sulle spiagge. Le industrie britanniche esportarono quantità notevolissime di prodotti, importavano un’ampia gamma di merci e materie prime con condizioni ampiamente sfavorevoli per i produttori indiani. Tutto questo peggiorò perché i ceti privilegiati dell’India, nobili e possessori di ricchezze, appoggiarono i colonialisti inglesi peggiorarono in maniera significativa le condizioni sociali e di vita degli indiani.

In risposta alla tassa inglese sul sale Mahatma Gandhi scrisse al governo avanzando delle richieste, le quali però non vennero accolte e, infatti Gandhi organizzò una marcia non violenta, sfidando la tassa sul sale raccogliendo illegalmente il minerale dalla spiaggia. Forse sperava in un arresto che gli inglesi non fecero temendo la reazione pubblica.

Mentre Gandhi e i suoi seguaci avanzavano verso la costa occidentale, migliaia di indiani si unirono al corteo, trasformando il piccolo gruppo di manifestanti in una processione lunga miglia.

Gandhi e il suo gruppo arrivarono finalmente a Dandi il 5 aprile, dopo aver percorso 400 km in 24 giorni. La mattina seguente, migliaia di giornalisti e sostenitori si riunirono per vederlo commettere il suo reato simbolico.

Gandhi venne arrestato nella notte tra il 4 e il 5 maggio del 1930. Questo non impedì che in altre località dell’India quel gesto fosse preso ad esempio e ripreso  più volte, con migliaia di arresti.