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M5S, l’abbandono di Di Battista e il saluto di Di Maio

Dopo il voto sulla piattaforma Rousseau, che ha dato il via libera al governo guidato da Mario Draghi, Alessandro Di Battista ha deciso di farsi da parte. Il M5S dovrà fare a meno di lui, “La mia coscienza politica non ce la fa più da diverso tempo non sono in accordo con alcune scelte del M5S. Non posso far altro che farmi da parte. Da ora in poi non parlerò più a nome del Movimento 5 Stelle anche perché in questo momento il Movimento non parla a nome mio”, spiega in una diretta Facebook.

Sulla piattaforma Rousseau il consenso al governo Draghi è stato raggiunto grazie a un totale di voti favorevoli pari al 59,3%, questo ha portato però ad una frattura ancor più profonda all’interno del M5S  che, a sua volta, è stata la causa dell’abbandono di Alessandro Di Battista.

Quella con il M5S “È stata una bellissima storia d’amore con gioie e battaglie vinte, ma anche diverse delusioni e qualche battaglia disattesa o persa. Io, con tutto l’impegno del mondo, non possono non considerare determinate mie convinzioni politiche”, commenta Di Battista in seguito alla decisione che è seguita come un evento naturale. Intanto nel M5S c’è un gruppo di irriducibili che non intende appoggiare il governo Draghi.

Una vera e propria assemblea di esponenti del partito i quali pensano, come riferisce una fonte parlamentare, ad un gruppo autonomo per posizionarsi all’opposizione, con l’obiettivo di arrivare ad una nuova formazione.

Intanto l’abbandono da parte di Di Battista è stato fortemente sentito dal resto del gruppo, in particolare da Luigi Di Maio il quale si è lasciato andare ad un lungo sfogo sui social nel quale descrive la propria stima nei confronti dell’amico, “Ieri ha fatto una scelta che rispetto ma spero e credo che non sarà un addio”. È l’auspicio espresso in un post dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a proposito della decisione di Alessandro Di Battista di farsi da parte, annunciata dopo il voto su Rousseau che dà il via libera del M5S al governo di Mario Draghi. Con Alessandro conservo i più bei ricordi degli ultimi otto anni. Anche quelli più tristi e difficili. E per questo saremo sempre uniti da un profondo legame. Quando ieri mi ha annunciato la sua intenzione di farsi da parte è stata dura accettarlo. Insieme abbiamo portato avanti battaglie civili e sociali, abbiamo promosso l’approvazione di leggi cruciali che permetteranno ai nostri figli di vivere una vita migliore. Non è un mistero che io ed Ale durante questi anni in diverse circostanze abbiamo avuto una visione diversa, ma ci siamo sempre detti le cose con franchezza ed estrema sincerità e quando potevamo, ci davamo anche qualche consiglio. Insieme ci siamo presi insulti e applausi, abbiamo condiviso palchi e piazze, al sole e sotto la pioggia, abbiamo lottato e difeso i valori del MoVimento 5 Stelle Per la scelta di Alessandro chiedo rispetto. Ho letto commenti vergognosi contro di lui in queste ore, retroscena e titoli di giornale indegni. Con Alessandro, come con pochissimi altri, il MoVimento sarà sempre in debito. In alto i cuori”.

 

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II