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sabato, 2 Dicembre 2023

L’ultimo film di Philip Seymour Hoffman

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Speranza Papasidero
Speranza Papasidero
Collaboratore XXI Secolo. 24 anni, studentessa alla facoltà di Lettere Moderne della Federico II, Napoli. Ama perdersi per ore nelle pagine di romanzi e racconti, adora i gatti e sogna di diventare giornalista, editore e scrittrice.

La spia – A Most Wanted Man. E’ questo il titolo dell’ultimo lavoro cinematografico del regista Anton Corbijn e ultimo film interpretato dall’indimenticabile Philip Seymour Hoffman, scomparso tragicamente per overdose lo scorso febbraio.
La pellicola è tratta dal romanzo di John Le Carré intitolato Yssa il buono.

La locandina del film
La locandina del film

Il film di Corbijn, che verrà distribuito il 30 ottobre da Notorius Pictures, conta su un cast davvero stellare con attori come William Dafoe, Robin Wright, Rachel McAdams, Nina Hoss, Daniel Bruhl. Sarà invece proprio Seymour Hoffman a interpretare, come sempre magistralmente, il ruolo del protagonista nei panni della super spia antiterroristica Günther Bachmann.
La trama è di quelle che lasciano davvero senza fiato. Infatti l’azione, basata su una buona dose di suspence, si svolge tra Amburgo e Berlino e vede coinvolti un misterioso e inafferrabile uomo in fuga, un banchiere inglese, una giovane avvocatessa idealista e il capo anglo-austriaco di un’unità segreta di spionaggio.

Vedere ancora e per l’ultima volta sul grande schermo Philip Seymour Hoffman sarà davvero un evento che avrà grande impatto sul pubblico.
“Fin dal primo momento ho pensato a Philip per il ruolo del protagonista e oggi non riesco a credere che ci abbia lasciati. Non saprei da dove cominciare se dovessi dire cosa ci ha lasciato in eredità. Sicuramente qualcosa di immenso sia per portata sia per profondità”, queste le parole del regista Anton Corbijn durante un’intervista seguita alla presentazione del suo ultimo lavoro ormai attesissimo.

Il regista ha anche raccontato delle visite sul set da parte dell’autore del romanzo da cui è stato tratto il film: “Le Carré è venuto più volte sul set essendo oltre che l’autore del romanzo anche il produttore. Ha fatto anche una piccola apparizione nel film ma è rimasto un po’ deluso perché dopo essersi fatto crescere la barba per quattro settimane il suo personaggio quasi non si vede perché rimane sullo sfondo. A parte questo, le sue osservazioni sono state molto importanti perché il mondo delle spie in realtà è molto più vicino a quello che vediamo in questo film piuttosto che alla saga di James Bond. Il vero lavoro della spia non sono tanto le corse sui tetti, quanto il lavoro di intelligence”.

Ecco il trailer del film:

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