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Lou Von Salomé, mente brillante e musa di uomini eruditi

5 febbraio 1937, muore Lou von Salomé, la musa di Friedrich Nietzsche.

Non so vivere secondo un modello e non potrò mai servire da modello ad alcuno; invece, quel che farò sarà vivere la mia vita come mi piace, qualunque cosa accada. Non ho principi da sbandierare, ma qualcosa di assai più prezioso, qualcosa che sta dentro di noi, che brama solo a vivere e sa gioire, e preme per uscire alla luce del sole”.

Una donna che, secondo dicerie, sarebbe stata la musa del più grande filosofo tedesco Nietzsche; sarebbe stata proprio lei, “ la giovane e affascinante russa”, ad ispirare a quest’ultimo la sua grande opera “Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno”. 

 

Lou Von Salomé, una mente che seduce

Una donna anti-convenzionale per l’epoca, una donna libera, una donna acculturata, che non si è mai distinta nel campo degli studi in particolare modo; ma che con la sua sola presenza ha ispirato pensieri superiori di uomini straordinari.

Nata in una famiglia benestante, suo padre era un generale russo, Gustav von Salomé, quindi si può certo intuire che la sua è sin dal principio un’ educazione altolocata: imparò a parlare fluentemente tedesco e francese stando in casa, e a 17 anni aveva già ricevuto una formazione scolastica invidiabile, in materie come la teologia, la filosofia, storia della religione ecc.

Si racconta che, grazie alla sua mente , uomini eruditi come appunto Nietzsche e il filosofo Paul Reè, trovassero interessantissima la sua compagnia, estasiati dalla brillante conversazione.

Ma non furono di certo gli unici, anche un altro personaggio cardine della cultura tedesca trovò in lei un interessante spunto per le sue riflessioni: Sigmund Freud.

Il rapporto di Lou con Freud fu di stretta amicizia, ma soprattutto un rapporto lavorativo: fu una delle prime a sperimentare su di sé la psicanalisi; praticò la psicanalisi come terapista dopo, scrisse articoli e libri sull’argomento, apportando alla disciplina dei contributi, che Freud giudicò utili.

Con Nietzsche, invece, il suo rapporto fu ben diverso.

Morirà all’età di 76 anni, circondata dalla sua cerchia di amici intellettuali, incantati e stimolato dalla sua presenza.

La grande rivoluzione russa di Nietzsche

Il grande filosofo tedesco fu certamente il suo ammiratore più appassionato, egli viene descritto dai posteri come un uomo ossessionato dalla giovane Lou.

Nietzsche trovava la sua mente irresistibile, così tanto che alla fine voleva assolutamente sposarla. Per molto tempo mandò incessantemente lettere d’amore, la invitò a raggiungerlo molte volte, quando riusciva a vederla però l’incontrò non si concludeva mai bene a causa della gelosia di quest’ultimo.

Nietzsche ne era innamorato, i suoi tentativi di vederla e stare con lei finivano irrimediabilmente male perché mal sopportava il suo essere così libera e indifferente nei confronti di quest’ultimo, in più divenne ossessivamente geloso del loro più caro amico Paul Reè, che spesso era in compagnia di Lou.

La fine della l’ora amicizia avvenne dopo l’ennesima scenata di gelosia, e anche a causa dei cattivi rapporti con la sorella di quest’ultimo; lei e l’amico Paul Reè lo abbandonarono e Nietzsche cadde in una profonda depressione.

Una vera crisi profonda, che lo portò a condurre una vita girovaga, fermandosi presso chiunque fosse disposto ad ospitarlo,e meditando il suicidio.
Fortunatamente però, come qualsiasi genio che si rispetti, il malessere è nutrimento per queste menti brillanti; e così seppe fare di quest’esperienza una catarsi per scrivere il suo capolavoro “ Così parlò Zarathustra”.