I casi di Covid-19 in casa Lazio continuano a far discutere. Non meno le parole del presidente biancoceleste, Claudio Lotito, nel corso di un’intervista rilasciata a “La Repubblica”.
In questi giorni si è scatenata una bufera sul fatto che la squadra capitolina avrebbe schierato contro il Torino 3 giocatori positivi al Covid, di cui uno in panchina. Si tratta di Immobile, Lucas Leiva e Strakosha. In tal modo la Lazio avrebbe violato il protocollo Covid.
D’altro canto i biancocelesti sostengono che abbiano seguito alla lettera tutti i passaggi del protocollo FIGC. Anzi avrebbero effettuato dei controlli più approfonditi proprio per evitare situazioni di questo tipo.
Tuttavia Lotito sente aria di attacco verso la società e tenta di difendersi in modo piuttosto singolare, per usare un eufemismo: “Ci stanno facendo il gioco delle 3 carte. Cosa vuol dire positivo? Significa contagioso vero? Anche nella vagina delle donne ci sono batteri, ma non sono tutti patogeni. Solo in alcuni casi diventano patogeni e degenerano. Su Immobile? Il medico lo ha valutato e gli ha fatto tutti i controlli del caso. Sta meglio di prima”.
Parole che sicuramente faranno discutere per la superficialità e volgarità con cui tratta un tema serio e che certamente non contribuiscono a gettare acqua sul fuoco su una situazione delicata.
Anche il bomber della Lazio ha detto la sua, decisamente in altri toni: “Ho sempre rispettato tutti i protocolli sanitari prima come uomo e poi come sportivo. La priorità è tutelare la salute mia, della mia famiglia, dei compagni e degli avversari. Noi che abbiamo visibilità mediatica dobbiamo dare il buon esempio, specie in momenti come questi di grande preoccupazione dei cittadini. Le polemiche? Diffido chiunque nel mettere in dubbio la mia onorabilità e professionalità in una vicenda in cui non ho la minima responsabilità di gestione. Sono pronto ad adire le vie legali per tutelare la mia immagine e i miei diritti”.