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sabato, 3 Giugno 2023

Lodovico Bianchini:oggi 11 agosto, nasceva un grande economista e politico italiano

11 agosto 1803: nasce Lodovico Bianchini, grandissimo economista, politico e avvocato italiano

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L ’11 agosto 1803 nasceva Lodovico Bianchini una figura che si rivelò importantissima all interno della società di quel tempo. Frequentò la facoltà di giurisprudenza all’Università di Napoli a soli 15 anni di età e a 18 anni era già avvocato) si dedicò agli studi di economia e di politica. Già nei suoi primi lavori (cura del Breve cenno della scienza del ben essere sociale del Cantalupo nel 1825 e i suoi Principii sul credito pubblico apparsi nel 1827 ma composti all’età di circa 20 anni) impostò la ricerca prevalentemente nell’ottica dell’analisi storica, più che della teoria economica. Nel dibattito sorto negli anni venti dell’800 sulle direzione che avrebbe dovuto perseguire l’economia del Regno delle Due Sicilie, se cioè prettamente industriale o anche industriale, Bianchini si fece paladino della tesi che dichiarava fosse necessario attuare delle riforme, sia pure nel senso di un moderato protezionismo, per favorire la nascita e lo sviluppo di industrie moderne e competitive.

In seguito il 23 novembre 1854 fu nominato direttore ad interim per il ministero dell’Interno, ossia ministro dell’interno, nel governo di Ferdinando Troya, succedendo a Salvatore Murena titolare anche del Ministero dei Lavori pubblici. In realtà Bianchini aspirava proprio a quest’ultimo ministero, alla guida del quale intendeva procedere alla modernizzazione delle Due Sicilie; invece i Lavori pubblici, come pure il Ministero delle Finanze vennero mantenute dal Murena. L’attività governativa del Bianchini, che aveva accettato l’incarico con l’intento di riformare e di liberalizzare il paese, fu abbastanza deludente. Rimosso Troya, nel 1859 ritornò alla prestigiosa cattedra di Commercio e di economia pubblica, già di Antonio Genovesi, all’Università di Napoli. Dopo l’unità d’Italia si dedicò alla stesura di una Storia di Napoli dal 1830; L’opera, in nove volumi manoscritti, si prolunga fino ai primi anni dell’unità italiana, ed è conservata nella Biblioteca Nazionale di Napoli.

Il figlio di Lodovico, Eduardo Bianchini, fu ufficiale di artiglieria, e cadde eroicamente durante la battaglia di Adua, meritando la medaglia d’oro al Valor Militare.

Infine Lodovico Bianchini venne assunto al ministero delle Finanze, retto da Giovanni D’Andrea, lavorando soprattutto per raggiungere il pareggio del bilancio. Nel 1833 divenne direttore della rivista Il Progresso delle scienze, delle lettere e delle arti, la prestigiosa rivista fondata da Giuseppe Ricciardi che nel settembre 1834 verrà arrestato per attività mazziniane. Negli anni trenta Bianchini intervenne nel dibattito in atto sull’industrializzazione delle Due Sicilie: a favore di una industria siderurgica e zuccheriera contro l’istituzione di porti franchi a Nisida o altrove ma soprattutto dando inizio alla pubblicazione della monumentale Storia delle finanze del Regno di Napoli.

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