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Lockdown a Shanghai, continuano le proteste: “Mancano cibo e medicine”

Continua il lockdown rigido imposto dal governo cinese a Shanghai, megalopoli di 25 milioni, che da 18 giorni è in chiusura totale. I casi di coronavirus continuano ad essere superiori a ventimila, anche se la maggior parte di essi è asintomatica. La strategia “Zero Covid” adottata dall’inizio della pandemia ha generato una crescita del malcontento della popolazione.

Le proteste della popolazione

Sono numerosi i video emersi in queste ore che ritraggono scontri tra la polizia e residenti costretti a lasciare le loro case. Gli agenti, bardati in tute protettive dalla testa ai piedi, hanno forzato i cittadini ad abbandonare i loro appartamenti per trasformarli in strutture temporanee dove trattare i positivi. Ci sarebbero poi trasferimenti forzati per le persone positive nei centri quarantena. Nelle scuole, sale congressi o palestre convertiti in centri covid, mancherebbero le docce e i letti e le condizioni igieniche sarebbero scarse. I residenti continuano a lamentare una carenza di cibo e medicinali, come confermato anche da alcune testate giornalistiche.

Lockdown a Shanghai, le testimonianze dei residenti

In questa ondata la città ha raggiunto il numero di 250mila contagi, secondo il Global Times, che ammette che “è il momento più difficile per Shanghai mentre un’intensa rabbia pubblica inonda internet”. La testa cinese riporta le testimonianze di una decina di persone che risiedono in distretti diversi e che raccontano di difficoltà, nelle ultime settimane, per “la carenza di cibo, il ritardo nel trasferire i vicini infetti in luoghi di quarantena, e la gestione caotica delle richieste quotidiane dei residenti in alcuni quartieri”. “Tuttavia – prosegue il Global Times – a dispetto di alcuni media occidentali che sostengono che la strategia di zero covid sta incontrando resistenza a Shanghai, i residenti non hanno dubbi in merito a questo approccio che negli ultimi due anni ha contenuto il virus e tenuto il tasso di mortalità a livelli bassi”.