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Lockdown e ambiente, ecco cosa succede

Lockdown, ambiente e città europee.

A febbraio le temperature a Bruxelles hanno quasi raggiunto i 17 gradi Celsius per tre giorni consecutivi; la stessa tendenza è stata replicata in altre città in Europa e oltre. La strategia dell’UE sull’adattamento dei cambiamenti climatici al 2030 si propone di spostare l’UE – dalla pianificazione dell’adattamento all’implementazione, dalla comprensione del problema allo sviluppo di soluzioni – afferma Alex Godson, coordinatore dei media di Eurocities.

Certamente la pandemia COVID-19 ha mostrato la velocità con cui i governi possono muoversi e che un cambiamento radicale può avvenire quando c’è una crisi a cui rispondere. Si spera che, in questo senso, quando si tratta di cambiamento climatico, le città lo riconosceranno come una minaccia e cambieranno il modo in cui – pianificano e costruiscono se stesse per ridurre al minimo l’impatto dei rischi legati al clima sui loro territori – osserva la Godson.

Lockdown e ambiente ecco cosa ha affermato Eurocities

Il lato positivo del lockdown, con la riduzione degli spostamenti mattutini, dei viaggi per visitare amici e familiari e delle vacanze annullate, ha portato alla vita delle città in tutta Europa un’aria più pulita, meno rumore e uno spazio pubblico più calmo, come riferito dalla Godson – In effetti, per molte persone, è stato sorprendente quanto velocemente hanno sentito i benefici di un ambiente urbano sano.

Riga, in Lettonia, è una città desiderosa di trarre insegnamento dalla pandemia e prevede di utilizzare i fondi di recupero dell’UE proposti per il suo viaggio per diventare una capitale verde, alleviando al contempo il peso del viaggio per coloro che fanno i pendolari. – Senza questo tipo di progetto, l’espansione urbana continuerà – afferma Vilnis Ķirsis, vicesindaco di Riga. – La qualità della vita a Riga si deteriorerebbe, c’è il rischio che i residenti continuino a lasciare la parte centrale della città, poiché altri continuano a spostarsi nei comuni vicini e verrebbero a Riga per lavoro solo con le loro auto private –prosegue il vicesindaco.

Città in Europa – oltre la pandemia

Al di là della pandemia, Eurocities chiede – investimenti urgenti in progetti in grado di supportare una trasformazione verde, equa e digitale, creando opportunità per le persone e le imprese. Londra, nel Regno Unito, offrirà sovvenzioni ad aziende e privati ​​che potranno trovare soluzioni innovative per la ripresa della città in collaborazione con nove enti di beneficenza e autorità locali. A Berlino, in Germania, il 24 febbraio è entrato in vigore un emendamento alla legge sulla mobilità della città, che conferisce maggiori diritti e protezioni ai pedoni alla luce dei cambiamenti nei modelli di mobilità durante la pandemia.

Guardando al futuro, Eurocities ha creato una città digitale, composta dai migliori esempi di come le città reali di tutta Europa affrontano le sfide di COVID-19 e oltre. Il sito web animato “Reinventing cities” ospita diversi personaggi che invitano i visitatori a esplorare e conoscere le storie dietro i fumetti. – Il 2020 è stato un anno diverso, un anno unico – afferma Anna Lisa Boni, Segretario generale di Eurocities. – Ecco perché anche il nostro rapporto annuale doveva essere speciale.