Litorale pulito? Let’s do It! Mediterranean

Let’s do it! Mediterranean! Questo è il nome di un progetto ma anche il grido che ha dato il via alla più grande iniziativa di volontariato di pulizia del Mediterraneo, entrata in azione lo scorso weekend in diverse spiagge d’Italia. Un progetto coordinato da “Let’s do it Italy” volto a fermare l’afflusso di rifiuti nelle acque che bagnano il nostro Bel Paese.
Tutto ha inizio nel 2008 in Estonia, con la nascita di Let’s do It! World, organizzazione dall’ambizioso intento di ripulire il paese in un solo giorno. A pensarci sembrava un’idea impossibile da realizzare e invece 50.000 persone, in sole cinque ore, liberarono le strade, le città e le foreste da 10.000 tonnellate di rifiuti illegali. Da quel momento in poi l’esperienza estone ha coinvolto numerosissime organizzazioni in Europa e nel mondo, fino ad arrivare a essere presente in ben 96 Paesi con delegazioni che ne condividono i messaggi e i valori.
Ciascuna di queste delegazioni nazionali provvede a organizzare ogni anno un grande evento di pulizia cosiddetto Clean Up Day con il fine di riportare all’attenzione la salvaguardia dei Beni comuni e l’importanza di uno sviluppo sostenibile.
Let’s do It! World arriva così in Italia con Let’s do It! Italy che, partendo dal concetto di rifiuto, si è posta come missione quella di modificare il rapporto tra la società e il modello di produzione e distribuzione per arrivare alla salvaguardia del territorio tramite azioni di pulizia e bonifica. Da tutto questo è nata a Let’s do It! Mediterranean, campagna mirata alla pulizia delle coste e delle acque che toccano la nostra penisola.
L’obiettivo dell’azione ‘mediterranea’ non è solo quello di raccolta, smaltimento ed eventuale riuso dei rifiuti, bensì quello di sensibilizzare i cittadini e renderli parte attiva del progetto così da sollevare la questione con i governi e ottenere una legislatura più severa e adeguata.
Le azioni iniziate sabato 10 maggio sono state molteplici e simultanee, ed anno toccato anche le coste di Napoli e della Campania dove si è constatato l’interesse, nonché la presenza e l’attività di centinaia di persone che si sono riversate nelle spiagge armate di guanti, rastrelli e sacchi neri, anziché teli da mare e creme abbronzanti. É proprio a Napoli e dintorni infatti che l’iniziativa ha avuto il supporto di numerose associazioni, che non solo si sono ‘sporcate le mani’, ma hanno sostenuto il progetto tramite spot e addirittura un documentario, opera di Oltrecielo A.V.P.A. (www.vimeo.com/95275393).
Il notevole coinvolgimento e sostegno da parte dei napoletani dimostra che, in un periodo storico come quello che sta attraversando il nostro Paese dal punto di vista ambientale e non solo, ancora non si è arrivati alla rassegnazione, ma si ha ancora voglia di fare. Dunque Let’s do It!