Lite a colpi di coltello tra giovanissimi. È accaduto la scorsa notte a Napoli, zona Chiaia. Un 23enne è ora in prognosi riservata. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale, verso l’una e trenta di notte il 21enne Emanuele Colurcio ha sferrato una coltellata all’addome di un suo coetaneo e rivale in amore, un ragazzo di 23 anni di san Giorgio a Cremano, nel corso di una violenta lite, scatenata appunto per una ragazza amata da entrambi. La vittima è stata trasportata all’Ospedale Loreto Mare dove è stata ricoverata e dichiarata dai sanitari in prognosi riservata.
Sull’accaduto è intervenuto il Presidente della municipalità di Chiaia, Fabio Chiosi: “L’ennesima storia di accoltellamento ai baretti di Chiaia non è altro che un evento annunciato. Fino a quando il Comune non prenderà seri provvedimenti per disciplinare la cosiddetta movida, soprattutto in quella zona, ci sarà un aumento esponenziale della violenza. Abbiamo proposto più volte di contingentare gli orari di chiusura nelle zone ad alta residenzialità, ma da San Giacomo hanno sempre fatto orecchie da mercante. Così come per le richieste di sequestro di ciò che occupa abusivamente il suolo pubblico o degli impianti sonori non autorizzati. La zona è ad alta residenzialità, con strade strette e senza marciapiedi. L’enorme flusso di persone che vi si riversa, anche e soprattutto dalla provincia di Napoli, crea inevitabilmente problemi di ordine pubblico. Servono, quindi, regole stringenti intervenendo anzitutto sugli orari di chiusura, a tutela dei residenti e per evitare il permanere in strada sino a tarda notte. Servono controlli stringenti della Polizia Locale. Non ci vuole molto, ci vuole la volontà di farlo” e continua: “Ed io credo che da parte dell’amministrazione comunale, e quindi anche della Polizia Locale, non vi è volontà di intervenire seriamente e risolutivamente. Tutti questi eventi violenti che periodicamente si registrano, altro non sono che un campanello d’allarme che deve responsabilizzare tutti”.