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L’Italia vince l’oro nelle Olimpiadi di calcio del 1936

L’Italia di Vittorio Pozzo, reduce dalla vittoria dei Mondiali del 1934, il 15 agosto 1936 vince la Medaglia d’oro alle Olimpiadi di calcio a Berlino con un 2-1 contro l’Austria.

Eroe della partita Annibale Frossi, autore di entrambe le reti, era famoso poiché utilizzava gli occhiali da vista in campo dotati di lenti infrangibili fissati dietro le orecchie con un elastico per correggere la sua miopia.

L’inizio del percorso della squadra italiana non è stato tra i più sorprendenti probabilmente legata all’inesperienza dei calciatori. Dopo un faticoso 1-0 strappato agli Stati Uniti, gli azzurri travolgono il Giappone con un 8 a 0.

Poi l’ultimo atto decisivo è stato quello del 15 agosto contro l’Austria. La squadra azzurra si aggiudica la vittoria ai supplementari grazie a una doppietta dell’eroico Frossi.

La nazionale italiana, dunque, dopo nove edizioni olimpiche riesce a conquistare la sua prima medaglia d’oro. E’ aria di festa, c’è tanto da festeggiare. Anche se intorno c’è un’atmosfera non tanto serena, anzi è l’inizio di un periodo buio.

I giochi olimpici si disputano a Berlino. Quale migliore occasione per la Germania nazista di utililizzarli a proprio vantaggio?

Due anni prima con i Mondiali di calcio, l’Italia dimostra al mondo intero che il calcio attira le masse, dunque Goebbels intuisce che i giochi a Berlino forniscono l’opportunità per aumentare il prestigio internazionale e per far tacere le critiche interne.

I nazisti promossero l’immagine di una Germania nuova, unita e forte mascherando le politiche antisemite e razziste del regime, e il suo militarismo. Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, vi furono però numerosi appelli al boicottaggio.

Nel tentativo di placare l’opinione pubblica internazionale, le autorità tedesche permettono all’atleta della squadra di scherma, Helen Mayer, in parte ebrea, di rappresentare la Germania ai Giochi Olimpici di Berlino.

Mayer vince la medaglia d’argento nella scherma individuale e, come tutti gli altri atleti tedeschi vincitori di una medaglia, esegue il saluto nazista dal podio della premiazione. Dopo i Giochi, Mayer ritorna negli Stati Uniti. Nessun altro atleta ebreo gareggia per la Germania, ma nove atleti ebrei hanno vinto una medaglia durante le Olimpiadi dei Nazisti, incluso Mayer e cinque atleti ungheresi. Sette atleti Ebrei americani hanno gareggiato a Berlino.