giovedì 18 Aprile, 2024
10.3 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

L’Italia espelle diplomatici russi: le reazioni politiche

L’Italia espelle trenta diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale, ad annunciarlo questa mattina, il Ministro degli esteri Luigi Di Maio.

La decisione però ha fatto storcere il naso a parecchi esponenti di Governo, primi tra tutti la Lega, in particolare modo Lorenzo Fontana.

Oggi ha protestato anche l’ambasciatore Razov a Roma, “Contro la decisione immotivata dell’Italia, che “porterà ad un ulteriore deterioramento delle relazioni bilaterali” e ha dichiarato che “questo passo non rimarrà senza risposta da parte russa”.

Nel testo del provvedimento si legge: “Il Segretario Generale del ministero degli Affari Esteri, Ambasciatore Ettore Sequi, ha convocato questa mattina alla Farnesina, su mia istruzione, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, per notificargli la decisione del Governo italiano di espellere 30 diplomatici  russi in servizio presso l’Ambasciata in quanto personae non gratae”.

Iniziative analoghe erano state assunte nelle ore scorse da Germania e Francia e stamattina anche l’Italia ha deciso di espellere i diplomatici russi presenti nel nostro Paese, per motivi di sicurezza.

La notizia che l’Italia espellerà i funzionari russi è stata annunciata dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, da Berlino; trenta diplomatici russi in servizio presso l’Ambasciata a Roma, saranno espulsi dall’Italia.

“L’Italia è disponibile a fare da garante  della sicurezza e della pace in Ucraina e faremo tutto quello che  serve per portare avanti questo lavoro’ e questo non espone a  nessun rischio” ha sottolineato il ministro degli Esteri Di Maio. ”Essere tra i Paesi garanti significa far  parte di un percorso diplomatico che porta a un obiettivo di un  accordo di pace che guardi a tutti gli aspetti contesi in questo  momento, partendo dalla volontà del popolo e delle istituzioni  ucraini”. Ha proseguito il Ministro degli Esteri italiano.

Una misura concordata con i partner europei e della Nato, in risposta all’ingiustificata aggressione Russa in Ucraina.

Ovviamente la reazione simmetrica di Mosca non si è fatta attendere: “Espelleremo diplomatici italiani e la Russia darà una risposta pertinente” ha comunicato dopo poco la portavoce della Commissione affari esteri, Maria Zakharova.

L’Italia espelle funzionari russi ma “insorge” la Lega

Una decisione apparentemente non gradita anche ad alcune forze politiche appartenenti alla Lega che, prendono le distanze da tale scelta.

“La Farnesina avrà fatto le sue valutazioni e siamo certi che i provvedimenti saranno giustificati in modo chiaro e completo. Di certo, la storia insegna che la pace si raggiunge con il dialogo e la diplomazia e non espellendo i diplomatici. L’Italia deve lavorare per fare in modo che si risolva il conflitto il prima possibile, per tutelare e salvare più civili possibili e al tempo stesso difendere gli interessi del Paese”. Così il responsabile Esteri della Lega, Lorenzo Fontana, critica la scelta del governo.

L’azione del governo italiano mira al raggiungimento della pace e secondo gli esponenti della Lega, così facendo s’inaspriscono ancor di più i rapporti.

L’espulsione dei funzionari russi presenti in Italia, avviene dunque per motivi di sicurezza nazionale; una misura forte anche dal punto di vista prettamente numerico, nei confronti di una delegazione estera.