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martedì, 30 Maggio 2023

L’isola dei conigli

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Okunoshima è una piccolissima isola nel Mare del Giappone ed è situata tra le città di Hiroshima e Shikoku. Ultimamente la piccola cittadina sembra essere meta prediletta di numerosissimi turisti provenienti da tutto il mondo, ma non per il mare, non per il The Poison Gas Museum inaugurato nel 1988 nè tanto meno per il fascino orientale del posto. Okunoshima è ormai conosciuta come l’isola dei conigli.

conigli
conigli

L’isola è stata così denominata per le centinaia di conigli che vivono su questo atollo in mezzo al mare. Negli anni i conigli hanno sviluppato per la loro specie un ottimo habitat naturale in cui vivere e procreare. Coniglietti di tutti i tipi, piccoli, grandi, dalle orecchie lunghe o dal manto maculato saltellano in totale libertà per il territorio, si lasciano avvicinare senza paura dall’essere umano e accettano il cibo direttamente dalle mani dei turisti amanti di questi piccoli e curiosi amici.

In realtà l’isola tra il 1925 e il 1945 era base di un sito militare segreto per la produzione di gas velenosi che venivano adoperati durante la guerra chimica; l’isola, piuttosto lontana da Tokyo, era utilizzata per questo scopo a causa della sua sicurezza e della sua lontananza dal popolo giapponese. Per una maggiore segretezza l’isola in passato fu addirittura cancellata dalle mappe geografiche e per tutto quel periodo storico la popolazione limitrofa mantenne il segreto.

Oggi invece l’isola brulica di dolci e teneri conigli. Pare infatti che questi piccoli amici siano stati portati sull’isola per testare gli effetti negativi dei gas, ma i conigli vivono indisturbati su tutto il territorio. L’isola sembra essere l’habitat ideale per questa specie animale che vive serena e quindi lontana da altri predatori. Circa 700mila metri quadri di paradiso incontaminato abitato da più di 300 conigli che vivono felici, liberi e tranquilli.

Okunoshima
Okunoshima

I coniglietti si avvicinano senza problemi agli uomini che circolano per l’isola; nel sito non sono ammessi cani e gatti, che potrebbero cacciarli; e a ogni angolo di strada si può comprare cibo e mangime per questi simpatici animali che aiutano a mantenere pulita l’isola brucando l’erba incolta e mangiando alcune specie di parassiti. L’ecosistema di Okunoshima pertanto, grazie a questi piccoli bugs bunny amanti delle carote e del fieno, è migliorato notevolmente; lontano ormai il ricordo di esperimenti per i gas da guerra, più divertente vedere uno spettacolo di mille paia di orecchie curiose.

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