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Linda Edelhoff, la fede nelle sue mani

Commosso e affaticato, Papa Francesco raccolto in preghiera,  nella più totale solitudine sull’affollato di vuotezza sagrato della Basilica di San Pietro, un cielo greve a condensare i pensieri e sentimenti di migliaia di italiani in questo funesto momento storico. Un’immagine assordante che in poche ore è stata resa iconica dal mondo del web. Attimo di paura, voglia di sciogliersi in lacrime, giorni che passeranno alla storia ormai condensato in quel momento di silenzio assordante spezzato solo dalla voce del papa che invoca Dio affinché la pandemia possa placarsi. Dopo la benedizione Urbi et Orbi, tipica delle festività di Natale e Pasqua, concede l’indulgenza plenaria e bacia il crocefisso “miracoloso”, che si ritiene causa della fine della peste del Cinquecento a Roma. È questo ciò che Linda Edelhoff ha voluto esprimere per mezzo della sua ultima opera, un mezzo busto del Papa.

Ormai sono trascorsi due mesi da quel momento, periodo nel corso del quale ognuno di noi si è interrogato riguardo al domani, riguardo all’oggi, riguardo ciò che sarebbe potuto accadere, ciò che si sarebbe potuto evitare, ciò che invece è avvenuto e tutti siamo stati in grado di velare la paura, di dissimulare o di distrarci, anche grazie alla creatività.

In nostro soccorso è venuto anche il mondo dell’arte, una ventata d’aria fresca nel bel mezzo della pandemia.

Molti artisti hanno infatti creato, si sono esibiti, hanno giocato con la loro arte aiutando molto di noi a trovare una speranza, a trovare la forza di combattere ancora è di andare avanti nel bel mezzo dell’incertezza.

Tra costoro è presente anche la scultrice italo-tedesca Linda Edelhoff con il suo ultimo lavoro, ritraente il Santo Padre Papa Francesco, con i suoi occhi profondi e socchiusi, un sorriso velato, il capo leggermente chinato in segno di meditazione, opera del tutto innovativa e chiaramente fuori dallo spettro d’azione della Scultrice Linda Edelhoff, senza però stridere con tutto il suo repertorio già noto.

Una strenua continuità, per materiali, linee morbide, proporzioni e tecniche stilistiche. L’opera è modellata in argilla, in proporzione, seppur di dimensioni superiori alla figura reale, per un impatto visivo imponente.

E proprio per mezzo dell’espressione affranta del pontefice che Linda Edelhoff si fa interprete dell’amore universale, del sentimento, della condizione umana, della gioia, dell’angoscia, della paura e del dolore.

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II