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martedì, 30 Maggio 2023

L’immortalità delle cellule staminali

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James Thompson, ricercatore presso il Morgridge Institute for Research Regenerative Biology del Wisconsin, e il suo gruppo di collaboratori, ha messo a punto una sperimentazione in grado di rendere immortali le cellule staminali, a partire da un pugno di geni. Essi hanno coltivato in provetta alcune cellule immature per un periodo di tempo indefinito, inducendole a rimanere giovani e rendendole capaci di moltiplicarsi.

Un’immediata ripercussione positiva sulla ricerca è costituita dal fatto che, grazie a tale tecnica, gli studiosi sono riusciti a riprodurre questa condizione di immortalità nei topi, applicandola alle relative cellule immature o progenitrici, deputate alla produzione del sangue e dei tessuti vascolari. Il meccanismo che ha consentito tale obiettivo è incentrato sull’isolamento di un piccolo numero di geni, mediante le quali sono state, per così dire, ibernate le cellule in uno stato di auto-rinnovamento, le quali hanno poi dimostrato di essere in grado di produrre sangue e cellule muscolari lisce.

David Vereide, il primo ricercatore impegnato in questa sperimentazione, evidenzia l’importanza di tale risultato i cui benefici potranno essere applicati anche alla salute dell’uomo, in tutti quei casi in cui sarà necessaria la disponibilità di questo specifico tipo di cellule.

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