Amore, musica e tanta tanta passione hanno riempito la giornata di ieri, 23 Luglio 2014, a Salerno. In uno scenario principalmente calcistico, come quello dello stadio Arechi di Salerno, a far da padrone è stato il Rock & Roll.
Decine di migliaia di fans sfegatati hanno affollato il perimetro dello Stadio già dalle prime ore del mattino. I più temerari addirittura hanno passato la notte fuori ai cancelli per assicurarsi di essere i primi a calpestare il prato dello stadio. Non è bastato il cattivo tempo del giorno precedente e neanche il caldo afoso a impaurire giovani e meno giovani. È stata registrata persino la presenza di giovanissimi che, nonostante le temperature altissime e il sole cocente, non hanno desistito dal fare la fila. Una fila interminabile, anzi due file: la prima per gli iscritti al Bar Mario, ai quali, differentemente dai tour precedenti, non è stata riservata un’area privata ma ‘solo’ la possibilità di entrare mezz’ora prima degli altri; la seconda, molto più grande, per tutti i fans del Liga che non sono iscritti al fan club. Un vero e proprio accampamento costruito con teli da mare e ombrelli per ripararsi dal sole, che ha creato parecchi problemi mettendo a dura prova l’operato del pronto intervento. Tantissimi sono stati i colpi di calore, svenimenti e abbassamenti di pressione che hanno movimentato la giornata dell’equipe sanitaria.

Oltre 13 ore di attesa per assistere a quello che è stato non solo un concerto di musica ma un vero e proprio spettacolo. Non solo un mix di canzoni tra il ‘nuovo’ ed il ‘vecchio’ Liga, ma anche la proiezione di citazioni e frasi ad effetto che sapevano tanto di critica verso un sistema che tende a sperperare piuttosto che a tutelare i cittadini: sugli schermi scorrevano i dati Istat sui costi totali della politica 2013, 23.2 miliardi, sugli italiani che vivono di politica, 1.1 milioni, sui costi della giustizia nel 2013, 4 miliardi, sul numero dei processi pendenti, 9 milioni. Anche le parole di San Matteo, patrono della città, sono apparse sul maxi-schermo: “Voi siete il sale della terra, ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si renderà il sapore?”. Non solo musica, quindi, ma anche un po’ di critica che più che polemica sembrava volesse essere anche uno stimolo per le persone a non subire la vita ma ad esserne i protagonisti indiscussi: “È stata dura resistere tutto questo tempo, è vero, eravamo ‘morti’ per la stanchezza, ma appena le luci si sono spente e abbiamo capito che lo show stava per iniziare tutto è svanito. Di colpo eravamo pronti ad urlare le nostre emozioni, quelle che il Liga soltanto sa esprimere”. Queste le parole di uno dei fan della rock star. Ad aprire il concerto “Il muro del suono”, un brano estratto dal suo ultimo album “Mondovisione”, che, uscito lo scorso novembre e certificato 6 volte disco di platino, è il più venduto del 2013 ed è ora disponibile su Spotify per la prima volta in streaming e in una versione speciale impreziosita da un’esclusiva bonus track. Insomma, un ‘rock show’ caratterizzato da un palco fortemente innovativo: nel tour Luciano è accompagnato sul palco dalla sua band formata dallo storico e amatissimo Federico “Fede” Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Luciano Luisi (tastiere e programmazioni), Michael Urbano (batteria) e Davide Pezzin (basso).
“Questa sera ho visto le lacrime di molte persone, ma ho visto anche tantissima gioia e, credetemi, è arrivata tutta. Salerno questa sera è stata fantastica”. Queste le parole che il rocker emiliano ha riservato allo splendido pubblico che ha ‘assaltato’ la tappa salernitana del tour del Liga.