Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. Il Clasico come sempre non ha deluso le attese e ha emozionato sotto tutti i punti di vista. Ha stravinto il Real Madrid, che ha inflitto la prima sconfitta stagionale al Barcellona portandosi ad un solo punto dai blaugrana; è riuscito nell’impresa di rifilare 3 goal ad una difesa fino a ieri ancora imbattuta, Ancelotti ha potuto festeggiare la prima vittoria di un Clasico in campionato e Cristiano Ronaldo ha migliorato la sua media realizzativa, portandola a 16 reti in 8 gare.

Ride il Real quindi e ride Carletto Ancelotti, il quale è riuscito a battere tatticamente il suo avversario Luis Enrique, dimostrando ancora una volta la bravura del tecnico di Reggiolo.
La bravura del tecnico italiano si è notata soprattutto nell’impostazione della sua formazione, molto abile a passare da un 4-3-3 in fase offensiva ad un 4-4-2 in fase di non possesso, il tutto grazie al sacrificio tattico richiesto ad Isco, scelto come sostituto del gallese Bale.

Eppure la gara per i blancos si era messa subito in salita a causa del goal lampo messo a segno da Neymar al 4′, dopo una serpentina – suo marchio di fabbrica – e tiro a giro sul secondo palo. Da quel momento e per il primo quarto d’ora il Barcellona è sembrato padrone assoluto del campo sfiorando anche il raddoppio con Messi, servito ottimamente dall’esordiente in Liga Suarez, ma Casillas con una gran parata di puro istinto ha mantenuto il Real a galla. I padroni di casa hanno cominciato a trovare le giuste distanze dei reparti e sono giunti al pari su rigore procurato ingenuamente da Piquè, che ha colpito con la mano un cross rasoterra di uno scatenato Marcelo. Ronaldo dal dischetto ha dato il primo dispiacere stagionale al portiere Bravo in precedenza salvato dalla traversa e dal palo su tiri di Benzema. In parità si è conclusa la prima frazione di gioco.
Nella ripresa il Real è parso molto più convinto dei propri mezzi ed ha dilagato, prima raddoppiando con Pepe al 51′ e poi chiudendo definitivamente la gara con il francese Benzema al 61′. Il Bernabeu ha festeggiato, Ancelotti gongola, Luis Enrique ha ammesso che il terzo goal ha piegato le ginocchia dei suoi uomini. Liga riaperta ed appuntamento al ritorno.
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