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Leopoldo Mastelloni, il grande attore e cantante napoletano

Uno degli attori più conosciuti ed apprezzati del panorama teatrale e cinematografico italiano, Leopoldo Mastelloni nasce a Napoli il 12 luglio 1945, da una nobile famiglia di giuristi. Dopo il diploma raggiunto al liceo “Colletta” ad Avellino, comincia ad emergere l’enorme e profonda passione verso un mondo nel quale è molto più semplice rivelare ed esprimere le proprie emozioni, quello del magico teatro: collabora in diverse compagnie teatrali giovanili, fino al debutto ufficiale avvenuto nel 1965, all’età di 20anni, al Teatro Esse, dove recita in opere di Antonin Artaud, Jean Genet, Hugo von Hofmannsthal con la regia di Gennaro Vitiello.

Dagli anni 70′ fa la sua comparsa anche in TV, prendendo parte a diverse varietà di spettacoli, ma quel mondo, quel meraviglioso mondo del teatro lo attrae troppo, resta il suo amore principale. Agli inizi degli anni Settanta, Leopoldo viene notato dal maestro del varietà televisivo, Antonello Falqui, il quale lo vorrà nello spettacolo “Bambole“, diviso in sei puntate, con figure illustri del calibro di Loredana Berté e Christian De Sica. Successivamente, Mastelloni sperimenta anche il teatro più “leggero” e il cabaret con Massimo Boldi e Teo Teocoli. Nel 1975 fa la sua comparsa anche in ” Napoli, chi resta e chi parte” di Raffaele Viviani.

Da qui comincia il suo percorso, caratterizzato da tanta soddisfazione e sacrificio; in particolare con quest’ultimo, dopo tanta fatica, ha ricoperto anche il ruolo di protagonista in televisione, “Un fantastico tragico venerdì“, “Luigi Ganna detective” e “La fattoria“. Durante la sua carriera, innumerevoli volte ha interpretato personaggi “en travesti”, rivelando anche la sua omosessualità, la quale ha rivelato di averla scoperta molto presto.

Leopoldo Mastelloni, infatti, spesso nelle sue interviste, ha mostrato tutto il suo disaccordo contro l’omofobia, che, purtroppo, regna sovrana nelle viscere e nelle profondità della superficie teatrale e nel mondo dello spettacolo, soprattutto in televisione. “Gli omosessuali in tv vengono tollerati soltanto se diventano delle macchiette oppure ostentano il proprio essere gay in maniera comica”. Parole forti quelle dell’attore napoletano, cariche ed impregnate di profondi valori.

Egli si è dedicato addirittura alla musica, incidendo l’album “Quando ero un neomelodico“, contenente 14 cover di brani del repertorio napoletano. La sua ultima rappresentazione risale al 2014, al Teatro San Nazzaro di Napoli, con lo spettacolo “Annella di Porta Capuana“.

Attualmente l’attore è in pensione. Intervenuto al programma “Sabato italiano“, nel 2018, Leopoldo Mastelloni ha rilasciato un’intervista, nella quale accennava i suoi problemi economici, riaffermando i suoi diritti di cittadino italiano: l’attore napoletano si lamentava riguardo il mancato contributo da parte dello Stato, che sia proporzionale al lavoro svolto.