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Leggende Napoletane Volume 2

I misteri napoletani sono tanti e molto particolari, tanto da lasciarci sempre a bocca aperta. È stata, pertanto, particolarmente felice l’intuizione della casa editrice Phoenix Publishing, la quale ha pubblicato una sorta di rassegna a fumetti intitolata Leggende Napoletane. 

Dopo averci estasiato con la vicenda del Munaciello, che ci lascia con il fiato sospeso grazie alle sue atmosfere horror, o con la storia segreta dei Girolamini, dooo averci fatto conoscere la misteriosa fanciulla di Capodichino, il secondo volume della rassegna a fumetti ci permetterà di incontrare personaggi altrettanto particolari quali la Strega di Port’Alba, o ancora ci permetterà di addentrerarci tra le mura dell’affascinante Palazzo Penne, nonché tra le mura dell’oscuro Palazzo Donn’Anna, le cui finestre celano segreti sepolti nei secoli.

Il volume sarà presentato presso la Libreria Ubik, sita a Napoli in via Benedetto Croce 28, alle ore 17.30 in una data particolarmente suggestiva, venerdì 13 dicembre 2019.

Presenzieranno alla presentazione gli autori Emanuele Pellecchia, Francesco Saverio Tisi e Gianluca Testaverde, il quale, con la collaborazione di Luigi Iannelli e Alessio Monaco, ha curato le illustrazioni, ma con loro ci saranno anche lo scrittore Maurizio de Giovanni, nonché Lorenzo Ruggiero, docente e direttore artistico della scuola internazionale di Comix. 

“Ci sono storie che vale la pena di raccontare più volte. Di bocca in bocca, in modi e forme diversi, affinché non siano dimenticate. Soprattutto oggi, quando le distrazioni della società presente sembrano farci cancellare secoli e secoli di storia alle spalle; quando la tabula rasa di un mondo in cui tutto sembra transitorio, effimero – liquido, per dirla alla Bauman – pare privarci delle radici. Per rievocare queste ataviche vicende ci sono loro, i luoghi, veri e propri baluardi del tempo, le cui pietre sono depositarie di memorie. Il primo di questi è Port’Alba, dove si svolge la storia di Maria, la temuta strega dai capelli rossi, che farà una fine orribile e il cui anatema riecheggerà fino ai giorni nostri. Poi c’è il vetusto Palazzo Penne, gioiello del tardo medioevo appartenuto ad Antonio Penne, gran siniscalco del re Ladislao di Durazzo, costruito, secondo la leggenda, grazie all’aiuto del diavolo, poiché il suo proprietario voleva sorprendere la donna che amava. Amore e morte sono il motivo che ci riporta all’ultimo luogo di questo volume – e quindi all’ultima storia. Palazzo Donn’Anna è una dimora sontuosa mai ultimata lì sul mare di Posillipo. Palazzo della Sirena in origine, fu teatro della gelosia cieca della viceregina di Napoli donn’Anna Carafa della Stadera, principessa di Stigliano, capace di far sparire la nipote Mercedes Las Torres, rea di aver recitato con troppa passione, nel teatrino del palazzo, il ruolo di una schiava innamorata del suo padrone, interpretato da Gaetano di Casapesenna, giovane di rara bellezza finito nelle mire di donn’Anna. Il rumore del mare che si infrange sugli scogli sottostanti il palazzo tramanda ancora narrazioni di fantasmi, di amanti ammazzati senza pietà, di trabocchetti e di astuzie nere che forse rimandano a un’altra donna protagonista di leggende terribili, la medievale Giovanna I d’Angiò” afferma Marco Perillo nella prefazione al volume.

 

Emanuele Marino
Emanuele Marino
Giornalista pubblicista, nonché studente universitario iscritto alla facoltà di Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II