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Legge Zan, aspettata da molti, criticata da altri

La legge Zan è stata congedata alla Camera lo scorso 4 novembre; il disegno della legge Zan sull’omofobia passa all’esame del Senato. L’epicentro della disputa riguarda la tutela e la dignità della persona. Sostanzialmente restano ancora accese alcune discussioni stesso all’interno della comunità LGBTQIA+.

Legge Zan: misure di prevenzione per la discriminazione

265 voti favorevoli, 193 contrari ed un astenuto: questi sono i numeri con cui il ddl Zan è stato approvato alla Camera; la Legge sulle misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alla disabilità, c.d. Legge Zan.

L’art. 604 bis c.p., articolo che punisce le discriminazioni razziali, etniche, nazionali e religiose, è modificato dall’art. 1 della nuova legge. Inoltre sarà presente la repressione degli atti discriminatori fondati “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”.

Ma ecco ciò che prevede la repressione:

  1.  reclusione da un anno e 6 mesi o multa fino a 6.000 euro, a coloro che istigano a commettere o commettono atti di discriminazione fondati su tali motivi (primo comma, lett.a);
  2. reclusione dai 6 mesi ai 4 anni, a coloro che istigano a commettere o commettono violenza o atti di provocazione alla violenza per tali motivi (primo comma, lett. b);
  3. reclusione dai 6 mesi ai 4 anni, a coloro che partecipano o prestano assistenza ad organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per tali motivi (secondo comma).

Critiche ricevute al ddl Zan da parte della comunità LGBTQIA+

Alcuni individui della LGBTQIA+ Community non sono del tutto soddisfatti della legge, si insiste nel fatto che l’Italia ha ancora tanti passi da fare per poter tutelare tutti.

Io sono asessuale, praticamente per l’Italia non esisto nemmeno. Non siamo nemmeno stati citati nel ddl Zan”, affermano alcune persone, ” Io sono queergender, tutto ciò che ho sentito sulla tematica in Italia era sulla baggianata della teoria del gender, un qualcosa che era anche lontano da chi sono io”: questi sono tra alcuni dei commenti rilasciati in modo anonimo da alcune persone.