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“Lea, Un nuovo giorno”: intervista all’attrice Manuela Ventura

“Lea, Un nuovo giorno”, è la nuova fiction Rai andata in onda ieri sera. 

Un nuovo inizio per Rai uno dopo il successo del Festival di Sanremo con quattro serate (complessivamente otto puntate) che intratterranno i telespettatori con storie avvincenti e ricche di emozioni.

Tanti i volti noti della serie, Anna Valle, Giorgio Pasotti, ma anche Eleonora Giovanardi e Manuela Ventura, che la redazione del XXI SECOLO ha avuto il piacere di intervistare.

Chi è Manuela Ventura? Cosa può dirci di Lei? Se dovesse definirsi con tre aggettivi, quali sarebbero

“Manù o Manu, è il nome più intimo con cui mi chiamo. Una donna che porta per mano la bimba che era,  silenziosa con gli occhi curiosi e la timidezza sulle spalle. Mamma innamorata folle e grata, moglie, figlia e sorella, zia, amica. Mi piace camminare senza pensare alla meta, a lungo. Provare la sensazione di perdermi per poi ritrovare la strada. Incertezze e nuvole non mancano, a volte servono però a volarci sopra, altre volte a creare confusione.  Appassionata e testarda. Conosco la paura ma anche la tenacia. I cassetti idealmente sono sempre aperti per fare entrare e uscire sogni nuovi. Viaggiare è un desiderio da sempre. Cinema, teatro e televisione, non c’è da scegliere ma da auspicare che si alternino sempre, sono declinazioni di linguaggi affini, da cui continuamente imparare. Ridere e piangere, senza nasconderlo troppo.  A volte sentirsi fuori luogo per poi essere felici delle amicizie ritrovate , delle piccole gioie, dei grandi amori. Vivo in Sicilia, luogo di doni e misteri, ne conosco i suoni e i sacrifici, le mancanze, i frutti generosi, qui sono le mie radici di terra, mare e vulcano”. 

Cosa può dirci del suo personaggio nella nuova fiction Rai “Lea, Un nuovo giorno”?

“Il mio personaggio è quello di Favilla Mancuso, una delle infermiere dell’ospedale pediatrico di Ferrara. Favilla è una donna da i modi bruschi, diretti, non le manda a dire. Il suo rapporto con Lea Castelli, la protagonista interpretata dalla bravissima Anna Valle, è all’inizio burrascoso. Ciò nonostante, Favilla rivelerà una carica di ironia e un cuore generoso, pronta ad aiutare e a mettersi a disposizione. Questa è anche la forza di questa serie tv, si respira un bellissimo spirito di squadra, tutti i personaggi rivelano sentimenti e umanità sincere, raccontando una grande storia che alterna gioie e tenerezze a momenti più dolorosi e complicati. Un lavoro di gruppo guidato da una regista sempre attenta e di grande sensibilità , Isabella Leoni, che sa essere amica e guida premurosa. Ho avuto la fortuna di conoscere nuove compagne di lavoro, un rapporto di gioco e di affetto con Daniela Morozzi, dal talento unico, e Rausy Giangarè e Marina Crialesi, così brave e generose. È stato un vero piacere, un lavoro sentito ed emozionate.”

Manuela, Lei ha un curriculum molto ricco, qual è stata l’esperienza che ha più a cuore? 

“Impossibile fare una classifica. Ogni esperienza ha lasciato un segno, dal teatro al cinema, dai piccoli ruoli ai film e serie tv di grande successo. Personaggi diversi, più comici o più drammatici, storie reali e docufiction, personaggi di fantasia e surreali, con la fortuna di avere incontrato grandi compagne e compagni di lavoro, registe e registi bravissimi, che mi hanno permesso di sorprendermi, di approfondire i ruoli, di confrontarmi. E poi nascono amicizie che durano nel tempo. Si affrontano momenti belli e difficili sul lavoro, si cerca di costruire e di immaginare, di dare vita a storie ed emozioni da condividere poi col pubblico. Tutto rimane nella memoria , nei ricordi, nel tempo e nella crescita.”

Come è stato recitare con Anna Valle e Giorgio Pasotti in “Lea, Un nuovo giorno”? 

Ritrovare Anna sul set di “Lea, Un nuovo giorno” è stato meraviglioso, le voglio bene, assai. È amica, gentile e complice, è una forza, energia e dolcezza. È un’attrice bravissima, sensibile, che si mette in gioco e sa fare squadra. La sua musica a tutto volume durante il trucco prima di iniziare a girare è stata una vera carica di vitalità. È stato bello ritrovare una vera compagna. Giorgio Pasotti è stata una scoperta, la prima volta che lo incontro su un set, una bella sorpresa, per la sintonia sul set, il talento e come ha costruito questo personaggio protagonista anch’esso della storia, il dottore Marco Colomba”.

Quanto del personaggio che interpreta in “Lea”, Le appartiene? 

“Favilla mi fa molta simpatia, è un ruolo diverso da altri finora interpretati; quando ci siamo incontrate, con la regista, ci siamo dette che sarebbe stato un personaggio ricco di soprese e così è accaduto. Mi ritrovo nella sua sfumatura ironica e in alcuni modi un pò più schietti e diretti. Il fatto di trovare anche una dimesione di gioco e comicità mi piace molto. Favilla vive il suo lavoro con impegno, è un pò rigida, non si lascia andare a troppe moine, ma sotto nasconde altro, un carattere sensibile e una vita fuori dal lavoro che ancora non vedremo, solo si accenna ma che lascia intuire delle fragilità.”

Ringraziamo Manuela Ventura, un’artista molto nota al pubblico italiano per le sue interpretazioni in film e serie televisive di successo. Nella sua carriera ha collaborato con vari registi teatrali e cinematografici, lavorando nel 2016 anche accanto a Checco Zalone nel film Quo Vado?.

“Lea, Un nuovo giorno” rappresenta secondo la regista, Isabella Leoni, un modo per raccontare un piccolo spaccato della sanità italiana. Personaggi come quello interpretato dall’attrice Manuela Ventura, accanto ad Anna Valle, Giorgio Pasotti e tutto il cast, permetteranno di immedesimarsi nella storia, scatenando un’altalena di sentimenti.