venerdì 29 Marzo, 2024
17.6 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Le partigiane dimenticate: le donne della resistenza cadute nell’oblio

In occasione della ricorrenza che cade in data odierna, ossia la festa nazionale della liberazione, occorre ricordare dei combattenti purtroppo dimenticati. Stiamo parlando delle donne che parteciparono alla lotta antifascista.

Se tanto si è sentito parlare dei partigiani italiani, la storia ha tralasciato altri protagonisti della vicenda, che hanno comunque donato un grande apporto alla causa.

Un resoconto dei sacrifici, del  coraggio e della volontà delle donne partigiane è l’argomento di quest’articolo.

Il contributo delle partigiane

Relegate al ruolo di staffetta, in realtà l’ausilio delle donne fu di gran lunga più importante.

Già soltanto il compito di staffetta richiedeva una certa preparazione psicologica e tanta audacia. Inoltre, molte donne non ricoprirono soltanto quella carica, ma furono disposte ai posti di cura, combattimento e di comando delle formazioni partigiane.

Oltre 35mila persone dimenticate dalla storia, insignite di premi dal valore civile e militare.

Una delle più coraggiose, Francesca Del Rio, chiamata Mimma. Personaggio di una storia delicata, fiera nazionalista.

Sebbene sottoposta a tortura dai nazisti, non tradì mai i suoi ideali e i suoi compagni. Dopo poco, si diede alla fuga, nonostante fosse incinta, riuscendo nella straordinaria impresa di strenua difesa della patria, ma perse, sfortunatamente, il suo bambino.

Altra testimone importantissima della vicenda è la nipote di Matteotti, Francesca Laura Wronoski.

Discepola dello zio e della madre in materia di combattività, partecipò, assieme ad altri uomini e donne, alla liberazione di un campo di ebrei italiano.

Un’altra vicenda fondamentale e utile alla comprensione della sofferenza delle donne escluse dal ricordo storico nazionale è quella di Francesca Aloisi.

Una donna che lottava, esattamente come le altre, soprattutto per avere pari dignità e gli stessi diritti degli uomini del tempo.

Le partigiane dimenticate avevano come comune obiettivo, non soltanto la liberazione di un Paese da coprifuochi, restrizioni e dittatura, ma miravano anche al riconoscimento degli stessi benefici di cui godevano gli uomini.

Una battaglia che, ancora oggi, nel 2021, non ha trovato conclusione. Troppe le richieste di tutela e di pari opportunità, da parte delle donne, rimaste in sospeso.

Ne è un esempio proprio questo combattimento, iniziato in tempo di guerra, ma che, al momento, non ha trovato una sua fine.

Il 25 aprile 2021, le partigiane hanno necessità di scontrarsi con i rimanenti pregiudizi e la scarsa considerazione riservata alle donne della società italica.