Violata ancora una volta la Legge 12 Marzo del 1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”. Precisamente l’ASL Napoli 3 ha rinviato a data da destinarsi la prova concorsuale fissata per il 2 luglio necessaria alla selezione e alla successiva assunzione di 41 assistenti amministrativi, da scegliere tra i lavoratori e le lavoratrici appartenenti alle categorie protette.
La Regione Campania in precedenza aveva diffuso un documento con il quale formalmente si approvavano le assunzioni di personale nelle ASL, Aziende Ospedaliere e Istituti di ricerca della Campania dalle categorie protette. Dunque in tanti ci avevano creduto, proiettandosi con speranza e ottimismo verso la prova concorsuale del 2 luglio, rinviata invece a data da destinarsi; proprio come accadde nel 2010 a opera dell’ASL Napoli 1, rinvio che negò il diritto al lavoro delle persone con disabilità: blocco del concorso per la selezione e la successiva assunzione di 71 posti di assistente amministrativo.
In virtù di quanto accaduto, questo è l’appello lanciato dalla CGIL di Napoli: “Nonostante le rassicurazioni della Regione Campania siamo di fronte all’ennesima ingiustizia questa volta compiuta dalle ASL! Di fronte a tutto questo, si è deciso di organizzare un’assemblea il giorno 1 luglio alle ore 15:00 presso il Salone della CGIL, in via Torino 16 a Napoli, dove sono invitate tutte le persone che avrebbero dovuto espletare il concorso e tutta la società civile attiva a far valere il diritto al lavoro delle persone con disabilità. Durante l’assemblea si decideranno le iniziative da mettere in campo e soprattutto per dare un segnale chiaro e forte a quanti ancora oggi si ostinano a negare il diritto al lavoro alle persone con disabilità.”.
L’Ente nazionale ISFOL, Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, ogni 2 anni, per conto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, esegue una ricerca sullo stato d’attuazione della Legge 12 Marzo del 1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”. Fino al 2011 risultavano ben 148.037 lavoratori e lavoratrici iscritte alle categorie protette della Campania. Tutte persone senza lavoro. Ma i numeri sono ben superiori se si valuta che non tutti conoscono la Legge 68/99 e che in tanti, a causa proprio del mancato attuamento della Legge da parte dello Stato, non hanno più fiducia.
La Società Civile dunque è invitata alla partecipazione dell’assemblea, e a reagire.