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Fernando Botero, arte e suggestione senza tempo

Fernando Botero, celebre artista colombiano, nacque il 19 aprile del 1932 a Medellín.

L’arte da sempre è considerata la più vivida forma di espressione, il modo migliore per esprimere il proprio “io”. Il celebre pittore e scultore si collima perfettamente con questa “definizione”.

Fernando Botero: l’arte delle forme dilatate

Famosissimo per le riproduzioni di forme morbide, quasi malleabili, Botero dichiarò più volte di “Non aver mai dipinto nulla di diverso dal mondo come lo conosceva a Medellín“.

Infatti, proprio in Colombia, dove visse, ebbe modo di osservare la realtà che lo circondava, sin da bambino, catapultandosi in un mondo variegato. 

Amato e stimato anche in Italia, Fernando Botero, giunse nel nostro paese nel 1952, all’Accademia di San Marco di Firenze, alla quale s’iscrisse.

Guidato da una forte passione per il Rinascimento italiano, viaggiò molto nelle campagne toscane, che non smettevano di stupirlo.

Forte il legame con la Versilia, mentre la sua arte entra sempre più nel tessuto cittadino: dal 1993 due grandi affreschi intitolati “La porta del Paradiso” e “La porta dell’inferno” attirano lo sguardo all’interno della Chiesa della Misericordia, mentre in piazza Matteotti un grande soldato romano mostra ai passanti una ironica bellicosità.

Negli anni Ottanta acquista una casa in Italia a Pietrasanta, per stare vicino alle cave di marmo, materia prima per alcune delle sue sculture. 

Col trascorrere del tempo, il celebre e stimatissimo artista, sempre schivo e riservato, si dedicò all’esercizio della cosiddetta “Pittura a fresco”. La chiave di lettura cromatica si basa sull’essenza dei colori pastello utilizzati dall’artista.

Pennellate di colore, tenui, senza esaltazioni di tono. Contorni ben definiti, grandi, spesso sproporzionati, ma immersi in opere che ancora oggi scatenano profondissime suggestioni. 

Ricordiamo che, essendo l’artista sudamericano, subì l’influenza del Barocco proprio di quei paesi, dal quale si lasciò travolgere, non opponendosi, ma studiandolo a lungo, anche attraverso le diverse esperienze d’arte, in seguito vissute in Europa.

Un artista che “giocava” con le forme distorte

Fernando Botero rappresenta l’odierno artista fuori dagli schemi. Quelle da lui proposte sono opere sontuose, forme abbondanti, quasi strane, fuori dal comune; un’arte che abbraccia la mente di chi osserva, scatenando un forte senso di quiete.

Uno stile sicuramente bizzarro, con una chiave di lettura perfettamente contestualizzabile, senza troppe pretese, volta a dimostrare la realtà così com’è. 

Caratteristica importantissima dell’artista colombiano, è l’assenza di espressività che contraddistingue le figure rappresentate. Che siano donne, bambini, uomini, animali, hanno tutti uno sguardo impassibile.

Lo stile dell’artista colombiano è definito “boterismo”, proprio per distinguerlo dagli altri e soprattutto in riferimento alle notevoli volumetrie realizzate.

Il pittore colombiano dipinse l’opera più celebre, la “Monna Lisa all’età di dodici anni”; l’immagine si discosta da quella tradizionale, essendo la ragazza ritratta, piuttosto paffuta e sorridente.

Famosi anche: “Il club di giardinaggio”, un olio su tela, “I giocatori di carte”, ma anche “La natura morta con mandolino”.

Le opere menzionate sono solo alcune delle più celebri, ma si caratterizzano ancora oggi, sia per i tanti critici d’arte che le menzionano (non solo esaltandone le peculiarità) sia per la presenza di forme dilatate, sproporzionate, goffe, che in modo accattivante, incuriosiscono l’osservatore.

L’arte di Fernando Botero non esprime un giudizio rivolto a oggetti o persone, ma tutte le cose, (come la “Natura morta”) e anche le persone (come “L’uomo politico” o “Il prete del Seminario“) sono trattate allo stesso modo, senza discrepanze gerarchiche. Si supera l’uso di una gerarchia, ed ogni cosa è avvolta in una carica di sensualità pronta a sprigionarsi.

Un artista senza tempo, che ancora oggi ammalia con le sue opere, probabilmente da molti considerate strane, ma estremamente suggestive al tempo stesso.