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L’annuncio che accende la polemica: “Cercasi receptionist, mandare foto in costume”

L’annuncio di lavoro di un’azienda di Napoli scatena le polemiche sul web. Per ricoprire il ruolo di receptionist sono richieste caratteristiche che nulla hanno a che vedere con il lavoro. L’annuncio recita: “Cerchiamo una receptionist che parli inglese fluentemente, dimostrabile con attestati o referenze specifiche“. Fin qui, nulla da obiettare riguardo le richieste dell’azienda.

La seconda parte dell’annuncio, però, ha acceso la polemica: “La candidata dovrà avere massima età 30 anni, essere automunita, avere un carattere solare e di bella presenza“. Non finisce qui: “Si richiederà l’invio di una foto a figura intera in costume da bagno o similare“.

Non solo questo annuncio viola le leggi riguardo la discriminazione, dato che gli annunci di lavoro devono essere rivolti a chiunque voglia candidarsi, a prescindere dal sesso, dall’età, dall’etnia e dalla religione. È, inoltre, assolutamente inappropriato che si richiedano foto in costume da bagno o similari della candidata.

L’annuncio di lavoro scatena la polemica: Severino Nappi esprime il suo dissenso

Non è la prima volta che gli annunci di lavoro avanzano richieste riguardo l’aspetto fisico delle dipendenti, soprattutto donne e in lavori a contatto col pubblico. La problematica non è affatto nuova per le donne alla ricerca di un impego. Quest’annuncio, però, ancora di più mercifica il corpo delle donne e lo relega ad esca per la clientela. Senza contare che non è assolutamente appropriato, oltre che avvilente, che in azienda qualcuno abbia il compito di valutare le foto in costume o simili delle candidate al ruolo di receptionist.

I problemi con l’annuncio di lavoro non finiscono qui. Lo stipendio previsto per l’ore di lavoro è davvero basso. Il part-time prevede 24 ore di lavoro a settimana per 500 euro.

Il consigliere regionale e coordinatore della città metropolitana di Napoli per la Lega, Severino Nappi, ha commentato: “No assoluto a ogni forma di mercificazione del corpo femminile in alcun ambito, e in particolare in quello lavorativo. È grave il tenore dell’offerta di un’azienda napoletana, rilanciata su molti siti web, che chiede alle aspiranti receptionist di allegare al curriculum, una foto in costume da bagno”.

Conclude il post sul suo profilo social: “Chiunque ha il diritto di essere valutato per le proprie capacità, per le proprie esperienze e per la propria voglia di dare il massimo, non certo per il proprio aspetto fisico”. 

 

 

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.