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martedì, 21 Marzo 2023

L’analisi tattica di Napoli-Sampdoria

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Salvatore Nappo
Studio Storia e sono istruttore di calcio qualificato CONI-FIGC. Credo che fare Giornalismo significhi fare due cose: ricerca e inchiesta. Ritengo il calcio l'arte che più si avvicina al senso della vita: nel calcio, come nella vita, puoi studiare mille situazioni di gioco ma alla fine il campo ti metterà di fronte alla 1001esima che non avevi previsto.

Altra partita con troppe ombre e poca luce per il Napoli. Al “San Paolo” arriva la Sampdoria di Walter Zenga, che nella giornata precedente ha distrutto il Carpi per 5-2. I tifosi si aspettano un risultato positivo dopo la brutta sconfitta subita sette giorni prima a Sassuolo. E invece i pochissimi presenti allo stadio si devono accontentare di un 2-2 che, con tutta onestà, sta stretto alla Samp più che ai Partenopei. Manca ancora la lucidità nel finalizzare la manovra offensiva; manca ancora la compattezza difensiva; i singoli faticano a prendere il ritmo di gioco voluto da Sarri. Troppi ancora gli errori, soprattutto in fase di non possesso, e i goal incassati in sole due giornate di campionato sono già quattro. Vediamo nel dettaglio cosa è successo in Napoli-Sampdoria, e lo faremo analizzando tatticamente i due goal del Napoli e i due goal della Sampdoria.

I GOAL DEL NAPOLI – Così come col Sassuolo, anche con la Sampdoria i primi minuti di gioco del Napoli sono di altissimo livello, e mostrano la grande qualità a disposizione di mister Sarri. L’azione del primo goal del Napoli vede ottime giocate da parte dei Partenopei. Partiamo dall’interscambio fatto da Insigne e Callejon; il primo attacca la profondità, mentre lo Spagnolo viene incontro proprio per creare lo spazio per lo ‘scugnizzo’ napoletano. Vediamo l’immagine:

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Perfetta l’intesa tra i due attaccanti del Napoli. L’azione continua, con Hamsik che ritorna in possesso del pallone. La prossima immagine ci mostra la bravura dei compagni, in particolare Hysaj, Insigne e Callejon nell’offrire le tre soluzioni di passaggio per lo Slovacco. Tecnicamente, le soluzioni laterali offerte da Hysaj e Callejon si definiscono soluzioni appoggiate, mentre la soluzione offerta da Insigne si definisce filtrante. Vediamo l’immagine:

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Hamsik sceglie la soluzione laterale offerta da Callejon. Con quest’ultimo in possesso palla, Insigne e Higuain vanno incontro allo Spagnolo per offrirgli la soluzione di passaggio corto. Non appena Callejon decide di giocare palla a Insigne, Higuain attacca la profondità tagliando tra difensore centrale e terzino destro della Sampdoria. Vediamo in particolare questa giocata del Napoli:

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Insigne serve alla perfezione Higuain, che trafigge il portiere doriano. Vantaggio del Napoli più che meritato. Il Napoli continua ad attaccare, sfiorando il raddoppio in varie occasioni. Il secondo goal arriva al ’39 minuto di gioco. E anche in questo caso l’azione parte con una perfetta collaborazione tra Insigne e Callejon che si scambiano le posizioni e creano scompiglio nella retroguardia avversaria. L’immagine mette in mostra la perfetta sintonia tra i due, proprio come in occasione del primo goal:

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L’azione del Napoli prosegue con un giro palla in orizzontale, giungendo nei piedi di Allan. E qui nasce il disastro della difesa della Sampdoria. Con Allan in possesso, i quattro difensori blucerchiati commettono un errore dopo l’altro, lasciando spazio e tempo al centrocampista del Napoli di servire ancora una volta Higuain in area di rigore. Le due immagini ci mostrano gli errori da incubo della difesa Sampdoriana, e quindi la conseguente facilità per Allan e Higuain nel costruire l’azione e finalizzarla:

Palla all’attaccante Argentino. Diagonale perfetto. Raddoppio del Napoli!

I GOAL DELLA SAMPDORIA – La Sampdoria nella ripresa cambia totalmente atteggiamento. Walter Zenga legge bene la partita e nel secondo tempo fa giocare praticamente in fascia sia Eder che Muriel, cercando in questo modo di allargare la difesa del Napoli e sfruttare le zone centrali, dove Albiol e Koulibaly commettono errori a non finire. E così la Sampdoria, nel giro di due minuti, trova il goal del 2-1 e quello del pareggio. Partiamo dal primo goal. Con Muriel in possesso del pallone in prossimità dell’area del Napoli, Koulibaly esce per affrontarlo in 1vs1. L’errore viene commesso da Albiol e Hysaj che, invece di mantenere la linea con Maggio, si lasciano attirare dal taglio di Eder. Questo movimento dei due difensori del Napoli crea uno spazio centrale che verrà sfruttato dai centrocampisti della Sampdoria. Vediamo l’immagine per capire meglio:

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Sarà proprio Fernando a sfruttare lo spazio creatosi centralmente. Ricevuta palla, Fernando entrerà in area e verrà atterrato da Albiol. Rigore trasformato da Eder, e risultato che cambia. Pochissimi secondi e arriva anche il secondo goal della Sampdoria. Sull’azione del pareggio realizzato da Eder, sono evidenti le colpe di Albiol, ma anche Koulibaly sbaglia tanto. In particolare, il difensore Francese, con palla a Eder che affronta in 1vs1 Albiol, invece di posizionarsi col corpo in modo tale da non avere la visuale coperta sceglie di restare alle spalle di Albiol e non ha modo di leggere le intenzioni dell’attaccante blucerchiato. Non avendo la visuale libera, Koulibaly non ha nemmeno la possibilità di intervenire. Vediamo l’immagine:

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E infatti, saltato Albiol, Eder non viene affrontato da nessun altro difensore azzurro e può tranquillamente battere Reina. Koulibaly, nascosto dietro il difensore Spagnolo, non può intervenire e lascia che Eder possa aggiustarsi il pallone e fare goal. Ecco l’immagine che chiarisce l’errore del difensore Francese:

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Gli errori continuano a essere troppi, e la pausa per le partite delle nazionali arriva tempestivamente. Ora Maurizio Sarri dovrà ricompattare il gruppo e riprendere il lavoro su tutta la squadra, con una particolare attenzione per la fase difensiva che resta ancora carente. Probabilmente il mister dovrà valutare anche la possibilità di cambiare sistema di gioco. Magari passando a un 4-3-3 che possa dare l’opportunità al Napoli di non trovarsi sempre in inferiorità numerica in fase difensiva, e poter sfruttare le qualità di Mertens, Gabbiadini, Insigne in fase di possesso. Perché è vero che la società ha lavorato bene solo a metà sul mercato, ma è anche vero che fa male vedere fermi in panchina per 90 minuti calciatori come Gabbiadini e Mertens.

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