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L’Aids #tiriguarda: test gratuiti in 14 città italiane

La lotta all’Aids è stata ufficializzata nel 1988, durante il Summit mondiale della sanità, e se ne celebra l’impegno ogni primo dicembre.

La giornata, giunta al suo trentesimo anniversario, avrà come focus la sensibilizzazione alla tematica, specie nell’aspetto di disinteresse da parte della maggioranza, portata avanti con lo slogan #tiriguarda.
Lo spot scelto dal’ Associazione Nazionale nella Lotta contro l’Aids (Anlaids) infatti recita: “Drogati, checche, froci, prostitute, transessuali, lesbiche, omosessuali, bisessuali, polisessuali, eterosessuali, mamme e papà, figlie e figli…tu.”
D’altro canto il Programma delle Nazioni Unite s’incentra invece sul tema della presa di coscienza. Propone cioè un test salivare rapido gratuito ed anonimo a tutti coloro vogliano sottoporvisi per divenire consapevoli del proprio status.
Federico Torzo, segretario dell’Anlaids, fa presente che rispetto a 30 anni fa i bersagli dell’emergenza sono mutati, prima occorreva in primis ricercare una terapia efficace atta a salvare la vita del paziente affetto dal virus responsabile dell’Aids, l’Hiv, mentre al momento bisogna invece impedirne la diffusione.
Si contano, a proposito di diffusione, 4000 nuovi casi l’anno con trasmissione per mezzo di rapporti sessuali non protetti e in una popolazione, giovane, che si piazza tra i 25 ed i 29 anni d’età. Si tratta della fascia cui perlopiù e a ragione ci si vorrebbe rivolgere, proprio in un’ottica di prevenzione.
14 sono le città italiane coinvolte: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Genova, Mantova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Roma, Torino e Treviso.
Diversi i volti di pubblico dominio che fanno da “prestanome” all’iniziativa. Tra questi citiamo Tiziano Ferro, Fabio Volo, The Jackal, Rudi Zerbi e non solo.
 
Particolarmente efficace e chiarificatore circa le modalità di trasmissione della patologia, preludio e anticipazione delle nozioni che verranno divulgate oggi, risulta un aneddoto risalente alla giornata dedicata del 1991.
 
Un dibattito televisivo vide contrapposti due personaggi di rilievo, il professore Montaigner ed il dottor Fernando Aiuti, immunologo. Il primo sosteneva che una modalità di contagio potesse risiedere anche nella saliva e quindi trovare un medium nel bacio alla francese. Il secondo, per boicottare una tale predizione, andò verso una ragazza del pubblico, Rosaria Iardino, sieropositiva, e la baciò.
Successivamente venne dimostrato che il contagio avveniva sì tramite i liquidi biologici ma attraverso le secrezioni genitali ed il sangue.
Rosalba Caramiello
Rosalba Caramiello
Giovane psicologa clinica laureatasi all'Università di Roma "La Sapienza" ed educatrice, appassionata di giornalismo e fotografia.