La labirintite è un’infiammazione del labirinto auricolare, ovvero un’area interna all’orecchio.
Dunque, in particolare tale zona è importante perchè è dedita al mantenimento dell’equilibrio e all’ascolto del suono. Di solito, le infezioni sono di origine batterica o virale.
Quindi, quando si sviluppa una labirintite? Solitamente, essa si sviluppa dopo un’otite o un’influenza in quanto l’infiammazione ha raggiunto l’apparato auricolare.
Tuttavia, si specifica che la labirintite si può verificare anche in seguito a:
- stress;
- reazioni allergiche;
- traumi cranici.
Pertanto, quali sono i sintomi di questa infiammazione?
I sintomi sono:
- disturbo dell’equilibrio;
- vertigini;
- ridotta capacità uditiva;
- acufeni;
- nausea;
- vomito;
- sensazione di dolore e pressione alle orecchie;
- eccessiva salivazione;
- oscillazione ritmica e involontaria degli occhi.
Si specifica che alcuni sintomi, come ad esempio vertigini e dolore possono essere persistenti o variare in base alla posizione della testa del soggetto affetto da tale infiammazione.
Pertanto, chi è il medico che si occupa di diagnosticare tale patologia? Tale medico è uno specialista in otorinolaringoiatria e fa la sua diagnosi dopo aver visionato TAC e risonanza magnetica relative alle condizioni dell’orecchio interno.
Di solito poi, lo specialista sottopone il paziente anche a un esame audiometrico per la valutazione dell’udito.
Inoltre, si ricorda che tale infiammazione può avvenire come singolo episodio oppure durare alcune settimane. Nell’ultimo caso, la forma dell’infiammazione è cronica.
Quindi, come si cura questa infiammazione?Innanzitutto, si evidenzia che è fondamentale intervenire tempestivamente in modo che l’infiammazione non crei danni all’orecchio. Infatti, nei casi più gravi, l’unica soluzione è la terapia chirurgica.
Se la labirintite è causata da un’infezione batterica, il trattamento consiste in una terapia antibiotica e i sintomi possono essere controllati tramite l’assunzione di medicinali come:
- FANS;
- cortisonici;
- antiemetici;
- anticolinergici.
Poi, al trattamento farmacologico, si associa la terapia vestibolare con particolari esercitazioni che rendono migliore l’equilibrio e fanno diminuire le vertigini.