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La “strana” legge napoletana del 9 marzo

Una “strana” norma fu introdotta a Napoli il 9 marzo del 1562. Si trattava di una legge che vietava di baciarsi in pubblico e prevedeva la pena di morte per chi sovvertisse a tale divieto.

Una decisione politica che fece scalpore e ancora oggi sono tanti gli storici che s’interrogano su tale scelta. Probabilmente una questione di “decoro pubblico”, ma non è chiaro cosa portò all’approvazione di una vera e propria legge. All’epoca, il regnante era Filippo II, che governava attraverso il viceré Pedro Afán de Ribera, giunto nel 1559 a Napoli.

In realtà pensando agli usi dell’epoca, la “strana” legge, varata il 9 marzo del 1653 non appare tanto strana. Una spiegazione secondo gli storici ci sarebbe. In quel periodo, spesso si verificavano delle vere e proprie battaglie e tafferugli pubblici tra uomini che si contendevano le donne. Tutto a discapito delle malcapitate, che purtroppo subivano soprusi e violenze, vittime di un sistema basato su una società fortemente maschilista. 

Un’altra ragione potrebbe essere legata ad una questione di natura sanitaria. Poco prima dell’approvazione della legge “anti-bacio”, quel 9 marzo, a Venezia e Torino era scoppiata una pestilenza molto grave, che causò molte vittime;  i veneziani soprattutto navigavano tutto il Mediterraneo e commerciavano con Napoli, questo avrebbe potuto rappresentare un problema. La peste si sarebbe potuta diffondere attraverso i baci tra fidanzati, e scatenare un putiferio dal punto di vista igienico-sanitario.

Una sorta di “distanziamento sociale” dei giorni nostri all’epoca del Covid-19, estremizzato naturalmente. Prevedere addirittura la pena di morte per chi non rispettava la legge, fu ciò che fece storcere il naso ai tanti napoletani che appresero la notizia. 

Al di là delle ipotesi storiche, a distanza di così tanto tempo, ancora non si sa quale fu la motivazione ufficiale che portò all’introduzione della “strana” legge.

Inoltre, parrebbe che quella la legge contro i baci del 9 marzo 1562 fu – transitoria – e ben presto finita nel dimenticatoio.