La sonda Rosetta scopre un volto umano nella struttura della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko: stando alle ultime immagini catturate il 20 novembre scorso, pare di poter distinguere il profilo di un volto umano che si delinea sulla superficie del corpo celeste in questione. Nello specifico, seguendo le linee dei due lobi della cometa, possono intravedersi naso, bocca, occhi, mento, collo, e addirittura basette molto evidenti e capelli: l’immagine ottenuta grazie ad una ripresa a 30,8 chilometri rivela la chioma in fase di formazione, enfatizzata da getti di gas e polveri emessi dal collo della cometa e dal lobo più grande.
Ad immortalare questo suggestivo volto umano spaziale, è stata la fotocamera navcam, allocata sulla sonda Rosetta, che tra l’altro ha registrato un’attività maggiore del corpo celeste rispetto al mese di agosto, allorquando lo stesso era stato avvicinato: l’immagine specifica che fotografa i lineamenti particolarmente simili a quelli di un essere umano, ha una risoluzione di 2,6 metri per pixel, ed a sua volta costituita da un mosaico di fotografie
Ovvia la spiegazione scientifica, soprattutto quella relativa alla formazione della chioma, che deriva dal calore del sole responsabile dell’attivazione dei gas congelati sopra e sotto la superficie, i quali a loro volta producono altri flussi di gas e polveri che creano un’atmosfera intorno al nucleo dell’oggetto celeste