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La Slovenia alla Presidenza dell’Unione europea

Dopo il Portogallo arriva il turno per la Slovenia di ricoprire la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, dal 1° luglio al 31 dicembre 2021. Si tratta della seconda volta dalla sua adesione ai paesi membri dell’Unione europea dal 2004.

Il Consiglio dell’Unione europea è una delle istituzioni dell’Ue. È un organo fondamentale perché adotta le leggi, nella maggior parte dei casi insieme al Parlamento europeo. La Presidenza è esercitata a turno da ogni Stato membro per un periodo di sei mesi, sulla base di un programma semestrale dettagliato.

Questa volta, nel Paese balcanico è presente un’incombente ombra sovranista e autoritaria: alla guida del Paese siede Janez Janša, leader del Partito Democratico Sloveno, primo ministro dal 2020, forte alleato di Orbán e aperto sostenitore di Donald Trump.

Al ministro appartenente allo schieramento di estrema destra slovena, spetterà il compito di fissare l’agenda politica europea, almeno per sei mesi. Gli obiettivi principali, durante i prossimi sei mesi di presidenza, sono quelli di facilitare la ripresa dell’UE e di renderla più resiliente. Il 6 luglio, il Primo Ministro Janez Janša ha discusso il programma di presidenza con gli eurodeputati a Strasburgo.

Tutto ciò non può che avvenire tra le preoccupazioni di Bruxelles, che ha già più volte richiamato la Slovenia al rispetto dello Stato di diritto, schierata sul fronte illiberale insieme a Budapest e Varsavia. Secondo le forze slovene, invece, questa sarebbe un’occasione per dimostrare come le accuse di deriva autoritaria non siano in realtà fondate. Cercheranno di raggiungere questo obiettivo attraverso un programma dal nome “Insieme. Resilienti. Europa”.

L’elezione del partito di estrema destra sloveno ha avuto ripercussioni anche sulla libertà di stampa. Infatti, secondo il World Press Freedom Index pubblicato nel 2021, la libertà di stampa è stata sempre più compressa, i giornalisti sono stati attaccati ripetutamente sui social e si è verificato un tentativo di minare l’indipendenza editoriale e finanziaria della televisione pubblica slovena.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.