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La situazione economica in Campania è preoccupante

Situazione economica preoccupante in Campania, economia al tracollo; è questo il trend, purtroppo sfavorevole, registrato da vari istituti di ricerca. Il momento negativo e soprattutto problematico che vive tutta l’Italia a causa del Covid-19 e delle relative restrizioni, prorogate nella maggior parte delle regioni italiane, sta generando ingenti danni soprattutto alle zone turistiche, tra queste anche la Campania.

Campania, situazione economica preoccupante in città e sulle isole del Golfo

La maggior parte delle strutture ricettive della Campania, sono vuote, con una perdita di 3,5 milioni, incassi mancati per 400 milioni per i 5.600 ristoratori di Napoli e provincia.

Un default e crollo da oltre 430 milioni per i commercianti campani aderenti a Confesercenti e 50 milioni per il commercio e i collegamenti marittimi di Napoli e provincia; questi sono i dati registrati da Confcommercio. Una stima approssimativa che però sottolinea il forte disagio che caratterizza la situazione economica in Campania.

Una situazione preoccupante su cui si è soffermato nche il Presidente di Federalberghi Napoli, Antonio Izzo: “Ci aspettavamo di mantenere livelli alti anche quest’anno, comprendiamo la priorità data all’aspetto sanitario ma il calo economico rischia di provocare un altro tipo di tracollo”. Porti chiusi e quindi flussi turistici mancanti anche presso le isole del Golfo: Ischia, Capri e Procida, fiore all’occhiello della Regione.

Negozi, attività ristorative, agenzie di viaggio, Hotel, tutto rigorosamente chiuso, impossibilità di spostarsi dal proprio comune di residenza, tutti fattori negativi che sottolineano una perdita in termini economici, registrata soprattutto in questi due giorni festivi (Pasqua e Pasquetta).

Il grido d’allarme degli imprenditori campani

Ovviamente, in una situazione economica così cupa, la speranza di imprenditori e commercianti, è quella di una ripartenza sempre nei limiti della sicurezza sanitaria, che possa compensare il danno, già evidente e che potrebbe avere ripercussioni anche sulla stagione estiva 2020, causando ulteriori danni e un netto tracollo economico, in molte zone d’Italia e soprattutto in Campania, meta turistica per eccellenza.

Alcuni comuni, riunitisi in un’assemblea congiunta (ovviamente a distanza) hanno chiesto uno sforzo per ridimensionare o sospendere i tributi locali compreso la tassa di soggiorno e operare insieme ed in modo coordinato per una strategia post crisi emergenziale, volta a riattivare promozione e vendita, e rilanciare l’economia della Regione Campania.

Ricordiamo infatti, che il turismo, rappresenta il 10% del Pil italiano, fonte principale di lavoro per milioni di persone, tra fissi e stagionali.

L’auspicio è che la situazione economica possa riprendersi rapidamente, con aiuti soprattutto da parte delle istituzioni (alcuni già stanziati) e con l’impegno della politica regionale, volta a supportare tutte le attività inerenti alla regione stessa, in questo caso la Campania.