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Fiori eduli: la primavera in tavola

Il bello ormai ci circonda in ogni attimo delle nostre vita. Che sia nella scelta di un posto dove andare, di un outfit da indossare o cosa mangiare, anche l’occhio vuole la sua parte. Una scelta in tal senso può essere quella di usare i fiori nei nostri piatti.

La cucina della tradizione partenopea ha visto, per citare un esempio noto, i fiori di zucca protagonisti di fritti appetitosi, ma non solo.

Oggi gli chef stellati li utilizzano per creare ricette meravigliose alla vista e gustosissime al palato, perchè non farlo anche noi nelle nostre cucine?

Fiori eduli: quali e come usarli

Importante sapere prima di lanciarci in questa nuova esperienza ai fornelli è che non tutte le specie sono commestibili e, soprattutto, individuato il genere, bisogna assicurarsi che non sia stato trattato con agenti chimici. Infine, non si deve mai esagerare, per non suscitare reazioni allergiche.

Vediamo insieme quali sono commestibili e le loro principali caratteristiche per riconoscerli in serenità.

Rosa, solo i petali.
Calendula, fiore. Colore giallo-arancio. Sapore simile allo zafferano.
Tarassaco, fiore. Colore giallo. Ideali da mangiare fritti in pastella. Del tarassaco sono eduli anche le foglie.
Cicoria, fiore. Colore blu. Leggermente amarognoli.
Lavanda, fiore. Colore blu, viola. Sapore intenso.
Dalia, fiore. Colori variabili. Sapore dolce, deciso e ben definito.
Viola e Violetta, fiore. Colore blu, viola. Hanno un sapore delicato e dolciastro.
Geranio, petali. Colori variabili. Sapore dolce e delicato.
Nasturzio, petali. Colore arancio-rosso. Sapore leggermente piccante.
Begonia, petali. Colori variabili. Sapore acidulo per begonie rosse, più dolce per quelle bianche.
Garofani, petali. Colori variabili. Sapore dolciastro.
Fiori di Salvia, fiore. Colore azzurro. Sapore più delicato rispetto alle foglie.
Fior di zucca (e zucchina), fiore. Colore giallo (e arancio). Sapore dolce.

Importante! Non utilizzare i fiori interi ma  rimuovere sempre gambi e pistilli e di “cucinare” solo i petali (se non diversamente specificato).

Una ricetta da provare: Tagliatelle alle primule

Ingredienti per sei persone. – Difficoltà di Preparazione: media. – Tempo di preparazione: 60 minuti

  • Due manciate di fiori di primula
  • Una manciata di foglie di primula
  • 3 uova
  • 300 g di farina bianca
  • sale fino quanto basta
  • Un cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • burro q.b.
  • 3-4 foglie di salvia
  • Parmigiano Reggiano grattugiato a piacere

Procedimento:

Tritate finemente i fiori e le foglie di primula.

Preparate la pasta fresca disponendo la farina a fontana, nel centro rompete le uova, unite il sale, l’olio, il trito di primule e lavorate fino a ottenere una pasta liscia e omogenea.

Stendete la pasta tirando una sfoglia dallo spessore di 2-3 mm.

Tagliate la pasta a listarelle della larghezza di circa 1,5-2 cm. In alternative impiegate l’apposita forma per fare le tagliatelle con la macchina della pasta.

Cuocete le tagliatelle alle primule in abbondante acqua salata e bollente.

Da parte, in un tegame posto a fuoco basso, preparate il condimento. Sciogliete il burro e aggiungete la salvia.

A fine cottura, scolate le tagliatelle alle primule fatte in casa e condite con burro fuso e Parmigiano Reggiano.