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La scimmia in Asia, schiava ed emula dell’uomo

La scimmia nel mondo dei bestiari medievali veniva ad essere l’animale più vicino al maligno proprio per le caratteristiche comportamentali e gestuali che ne facevano emulo dell’uomo.

Ma dov’è che la scimmia ha vicinanza all’uomo? Laddove l’habitat ambientale umano e quello animale sono dialetticamente innervati e limitrofi come in alcune aree dell’Asia e del Sud Est asiatico.

Nel 1872 il padre dell’evoluzionismo, Charles Darwin, noto per argomentazioni quali “L’origine della specie” e “L’origine dell’uomo” applicò la selezione naturale al vaglio dei comportamenti umani e animali.

Lo studio darwiniano “L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali” teneva conto di fattori come la mimica, l’articolazione e il moto di alcuni animali, in specie mammiferi oltre la scimmia, di specie come l’orso e il cane, agissero in maniera speculare all’uomo.

Darwin individuava una rete di corrispondenze di base paleontologiche, anatomiche e geologiche in cui sentimenti come ira, imbarazzo, amore, felicità, mestizia e odio si sviluppi con tratti speculari al mondo umano.

Lo studio di Darwin, dato anche il carattere assunto per giustificare la teoria evoluzionista, fu tacciato di fisiognomica, disciplina scientifica 800esca che incise su nomi quali Zolà e Balzac, avendo ripercussioni sull’appunto al punto da esser dimenticato.

Gli sviluppi scientifici hanno però tenuto conto di tal apporto darwiniano e hanno intrapreso ad osservare fenomeni comportamentali animali, in primis McGrew, sull’uso degli strumenti per nutrimento e difesa, mentre negli ultimi anni l’ottica su analisi neurologica, si è spostata laddove sono sorte megalopoli a stretto contatto con il mondo animale.

Aree urbane di Singapore, Bangkok , Thailandia e Cambogia, limitrofe all’habitat naturale del principale abitante, la scimmia ha inciso sulle risorse alimentari di questo animale al punto dallo spingere alla ricerca di forme di sussistenza presso le aree in cui vive l’uomo.

Principale obiettivo della scimmia è il turista, pronto ad offrire cibo all’animale in paesi come la Thailandia, ove la crisi del turismo durante la pandemia Covid ha portato all’osservazione comportamentale tra scimmie della specie Lopburi di una mera “Guerra” tra due fazioni per la conquista del cibo.

La risoluzione delle autorità locali ha visto, onde evitare lo scaturire pericoli per gli abitanti, quello di adempiere alla loro sussistenza alimentare.

Dato che ha destato scalpore nell’ambito scientifico è stato il tratto imitativo del comportamento umano, accogliendone aspetti negativi.

In aree ad alto tassi di criminalità, la scimmia è dedita al furto e al saccheggio dei visitatori, spesso senza esser nemmeno stata addomesticata.

Il fenomeno dello sfruttamento animale per la raccolta e la lavorazione di frutti tropicali è stato numerose volte denunciato da PETA.

Lo stato di cattività insorgente, scaturito dalla deforestazione e dalla perdita di risorse alimentari ha spinto l’animale al limite del delinquere, oltre ad aver atteggiamenti comportamentali illegali; spesso quei medesimi turisti pronti a dar da mangiare l’animale divengono vittime della scimmia con la sottrazione di dispositivi tecnologici, accessori con danneggiamenti e lesioni alla persona parimenti a quelli svolti dalla criminalità endogena presenti nel sud-est asiatico.

 

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."