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La Rivoluzione Francese: curiosità sull’evento storico

La Rivoluzione Francese è uno degli eventi storici più importanti della storia degli ultimi secoli. I motivi per cui nel 1789 scoppia la Rivoluzione in Francia sono molteplici, ma la causa principale  che l’aristocrazia a capo del governo francese era poco attenta alle esigenze del popolo e della borghesia.

La goccia che fece traboccare il vaso potrebbe essere stata anche la questione del clima, proprio perché la Francia era il paese più popoloso d’Europa e, a causa dell’inverno del 1788 particolarmente rigido, il raccolto era stato davvero pessimo causando difficoltà economiche.

Il 14 luglio 1789, i parigini, convinti che l’esercito li stesse attaccando, marciarono verso la Bastiglia alla ricerca di polvere da sparo. All’interno trovarono solo sette prigionieri. Pochi mesi rima era detenuto anche  il famoso Marchese De Sade, che scontava una pena per “libertinaggio”, ed era stato appena trasferito.

I rivoluzionari utilizzarono la ghigliottina, la quale ha decapitato dalle 17.000 alle 40.000 teste. Mezzo di punizione estrema usato fino al 1981, quando il neoeletto Presidente Francois Mitterand ha abolito la pena di morte.

Il re Luigi XVI, la regina Maria Antonietta e i loro figli cercarono di fuggire ma furono scoperti grazie a Jean-Baptiste Drouet, un mastro di posta, che riconobbe il re dopo aver visto il suo volto impresso su una moneta.

Uno dei principali leader della Rivoluzione francese fu l’avvocato Maximilien de Robespierre, è ricordato per la facilità con cui inviava i suoi avversari sulla ghigliottina. Ma nel 1794 fu catturato e decapitato. È vero che fu uno dei maggiori responsabili del Terrore, ma cercò di attuare gli ideali di fratellanza, eguaglianza e libertà. Grazie a lui abbiamo, nel 1794, l’abolizione della schiavitù nelle colonie francesi.

Operai, artigiani e contadini si differenziavano dagli aristocratici perché indossavano pantaloni corti, invece i nobili utilizzavano i tipici pantaloni sopra al ginocchio. La Rivoluzione Francese impose anche la moda di portare i capelli corti del colore naturale divenne un simbolo repubblicano.

Alla Rivoluzione francese dobbiamo anche la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, un testo giuridico che contiene un elenco di diritti fondamentali dell’individuo e del cittadino, che in gran parte è confluito nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, adottata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.