Sta arrivando una vera e propria rivoluzione nel campo delle misure che fino ad ora si sono occupate dell’infinitamente piccolo sino alle distanze incommensurabili dello spazio: nello specifico ci troviamo di fronte ad un cambiamento la cui portata può essere tranquillamente paragonata a quella che si ebbe con la firma della Convenzione del Metro, la quale quasi mezzo secolo fa stabiliva i primi standard internazionali delle misure.
Il primo step sarà quello della ridefinizione del chilo, seguiti dalla realizzazione di orologi atomici più precisi e sistemi di misura che si basano sulla teoria della relatività: tutto ciò comporterà ripercussioni positive in molti ambiti, dall’ambiente all’energia, fino a coinvolgere la stessa medicina, come sottolinea Massimo Inguscio, presidente dell’Istituto Nazionale per la Ricerca in Metrologia (Inrim), il quale sostiene che la stessa metrologia ha ragion d’essere come “scienza della misura, precisa, riferibile e riconducibile di tutte le grandezze”.
Volendo sbirciare un po’ nella storia, subito notiamo che l’Italia ha rivestito un ruolo da protagonista nel campo delle misure, essendo il Galilei Ferraris il primo Istituto di metrologia, nato a Torino nel 1934, e tra l’altro il primo ad occuparsi di misurazioni elettriche e magnetiche, misure di fondamentali importanza per lo sviluppo industriale. Negli anni ’60 poi l’Istituto Gustavo Colonnetti del CNR era il secondo polo delle misure che si occupava, invece, di fluidi, pesi e pressione. Nel 2006 entrambi gli istituti appena citati si fusero dando vita all’ Inrim di cui sopra. Come testimonianza di questo glorioso passato scientifico del nostro Paese vi sono oltre alla Biblioteca degli anni ’30, recentemente restaurata, anche la dinamo originale di Ferraris e tutta una serie di strumenti unici che nel 2015 faranno parte del Museo Nazionale di Metrologia, nell’anno Internazionale della luce.
Volgendo, invece, lo sguardo al futuro, si prevede la costruzione di orologi atomici a base di atomi di Itterbio, i quali sono hanno una straordinaria precisione, addirittura cento volte superiore a quella attuale, quest’ultima stimata pari a un milione di miliardesimi di secondo. In progetto c’è anche un particolare orologio atomico da posizionare sotto il massiccio del Frejus, al fine di misurare le deformazioni prodotte nell’ambito della gravità col passare delle stagioni. Un ulteriore lavoro di precisione sarà svolto per la nuova definizione del chilogrammo che si otterrà mediante la conta degli atomi di silicio contenuti in un cristallo. Applicazioni innovative saranno presenti anche nel campo dell’ambiente e della salute, laddove le nuove tecniche di misurazione si presteranno per contenere gli effetti dannosi degli inquinanti e per il monitoraggio degli effetti dei farmaci direttamente all’interno del cervello.