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La pizza: un rimedio culinario contro la quarantena

In questi giorni difficili, gli italiani non si danno per vinti e si dedicano alla preparazione di pasti tipici del sabato sera, a casa loro. Fra tutti gli alimenti che caratterizzano, da sempre, le sere dei week end del bel paese, non poteva mancare la pizza.

Come si prepara questa prelibatezza di origine partenopea e quando e com’è nata?

La storia della pizza

Le prime attestazioni scritte della parola pizza risalgono già al 997, in alcuni documenti redatti in latino volgare, ritrovati a Gaeta.

In seguito, il termine appare in un contratto siglato nel 1201 a Sulmona.

Nel ‘500, a Napoli, compare un pane schiacciato a cui viene dato, provvisoriamente, il nome di pizza, termine che deriva dal latino “pitta”.

Prima del 1600, la pizza non era ancora ricoperta proprio da tutti i condimenti che utilizziamo attualmente, ma la si presentava a tavola soltanto con salsa bianca.

E’ nel 1889 che nasce la pizza Margherita: quando il cuoco Raffaele Esposito, in onore della regina Margherita, prepara una pizza condita con pomodori, basilico e mozzarella.

Gli ingredienti erano stati scelti in omaggio ai colori della bandiera italiana.

Errico Porzio e la sua passione

Errico Porzio, tramite un video pubblicato sul suo profilo Facebook, in questi giorni, ha spiegato all’Italia intera come ottenere una pizza deliziosa.

L’impasto di tale piatto, secondo Errico, è una base composta da un kilo e mezzo di farina, un litro d’ acqua, olio, sale quanto basta e 3 grammi lievito.

Il lievito, come ci suggerisce il pizzaiolo, nel suo video, va dosato a seconda di quanto grande vogliamo far divenire la nostra pizza.

Per seguire la ricetta completa, visitate la pagina del pizzaiolo e non ve ne pentirete!

Il signor Errico Porzio è stato contattato telefonicamente dalla nostra redazione, alla quale ha rilasciato un bellissimo messaggio: “Grazie. È partito come un gioco. 200.000 persone hanno visto la mia prima diretta attraverso 3000 condivisioni. È stato bello regalare un po’ di spensieratezza a tante famiglie. Mi hanno invaso di foto. E non ti nascondo che ieri quando ero a letto e cercavo di leggere tutti i commenti mi sono commosso.”