Il 4 maggio un latitante di 19 anni è stato rintracciato e arrestato dalla Guardia di Finanza a casa della zia. Fermare un ricercato non è mai stato così facile, è bastato che il ragazzo postasse una foto su Facebook, in questo modo la GdF è riuscita a rintracciarlo a raggiungerlo. Il ragazzo nel marzo scorso è fuggito da un comunità di Marcianise (Caserta) dove scontava una pena di oltre 2 anni per furto aggravato ed estorsione. Il giovane non ha opposto alcuna resistenza alle autorità ed è stato condotto nell’istituto penale Minorile di Nisida (Napoli).
La poca privacy che c’è su Facebook ha contribuito ad arrestare non pochi delinquenti.
Il caso di Maras Nikovic. Protagonista di questa vicenda un 48enne serbo, che credendo di essere al sicuro, dalla Serbia minacciava di morte, tramite il fatale social network, i carabinieri di Mestre, colpevoli di averlo incastrato. Gli stessi, grazie a queste minacce, sono stati in gradi di rintracciarlo e di arrestarlo dopo un anno di latitanza.
L’innamorato. Giuseppe Quagliariello, 31 anni di Cosenza, ricercato perché destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare per violenza privata, minacce aggravate dall’uso di armi e da metodi mafiosi. Quagliariello è stato rintracciato grazie ad un profilo esca femminile creato ad hoc su Facebook. Dopo mesi e mesi di corteggiamento online, di “likes” malandrini e seducenti messaggi, gli agenti hanno organizzato un appuntamento con il latitante. Il quale si è presentato al rovinoso appuntamento… Con la polizia.
La Rifatta. Una latitante siciliana, Giuseppa Taormina, 32 anni, destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare per scontare 9 anni di reclusione per furto, rapina, sequestro di persona, lesioni e altro, fu rintracciata a Napoli nel 2012 grazie a Facebook. La donna era ricoverata all’ospedale San Giovanni Bosco dopo un intervento chirurgico. Dopo essere stata dimessa dall’ospedale fu arrestata
La ‘furbizia‘ di tanti criminali deve ancora imparare a fare i conti con il supereroe degli ultimi anni: Facebook.