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La lardiata: il gusto della cucina napoletana

Tra i tanti piatti succulenti della cucina napoletana non possiamo non parlare della “lardiata” o meglio dei mezzanelli lardiati” o anche “allardiati”. Si tratta di un formato di pasta, il mezzanello, condito con un sugo di pomodoro particolare poichè viene fatto con l’utilizzo del lardo. Il lardo è appunto l’elemento chiave, che da il nome a questa pietanza. La lardiata è uno dei piatti più gustosi della cucina napoletana e di certo non si tratta di un piatto da mangiare quando si è a dieta.

Si narra che l’origine di questo piatto risalga al 1700. Mentre i nobili dell’epoca mangiavano prelibatezze come il sartù di riso, il popolo si consolava con questo delizioso piatto. I contadini e le persone meno benestanti non buttavano via nulla e infatti avevano l’abitudine di conservare sotto sale il lardo, andando ad utilizzare anche gli scarti del maiale. Per questo la lardiata è un piatto che ha dietro di sè origini prettamente popolari. Il piatto è ancora oggi molto conosciuto e cucinato in Campania. Molte trattorie infatti fanno a gara nel riprodurre la ricetta nel migliore dei modi possibili.

La ricetta presenta delle varianti: c’è chi preferisce utilizzare l’aglio alla cipolla, chi il basilico, chi il prezzemolo, chi addirittura non utilizza il pomodoro ma preferisce preparare il piatto in bianco. Fondamentale è la scelta di un buon lardo, che sia di colonnata o di maialino nero casertano. Il lardo dev’essere quello di pancia e deve essere allacciato, ovvero battuto con la mezzaluna e il coltello sul tagliere fino a ridurlo alla consistenza di una crema. In Campania non è difficile trovare qualche macelleria storica che abbia ancora in vendita prodotti tradizionali come il lardo salato, i cicoli, o la sugna.

Il procedimento è molto semplice. Basta unire una cipolla tagliata finemente con il lardo tagliato come descritto sopra in una pentola con un filo d’olio. Il tutto deve cuocere a fiamma bassa fino a quando il lardo non sia diventato trasparente. Solo successivamente si aggiungono i pomodorini se si preferisce la versione “rossa”. Dopodichè cuocere la pasta ed unirla al sugo. Fondamentali un pò di pecorino e una manciata di pepe. E il piatto è pronto. Buon appetito!

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.