L’Italia, ormai si sa, non è un Paese tutto ‘rosa e fiori’. Da sempre è abitudine collocare ai primi posti di un’ipotetica classifica delle città più pericolose Napoli, Roma e Milano. C’è chi, però, questa classifica l’ha elaborata davvero, utilizzando gli unici elementi a disposizione, vale a dire i reati che vengono denunciati. Ebbene, secondo quanto emerge dalla classifica elaborata da Il Sole 24 Ore sulla base dei dati resi noti dal Ministero dell’Interno, relativi all’anno 2013, è una situazione ben differente.
Forse, per la prima volta, Napoli non spicca in classifica. Ebbene si, dopo essere stata accostata per decenni quasi esclusivamente a furti, rapine, malavita, omertà e insicurezza dilagante, l’immagine della città partenopea ne ha risentito certamente. Ogni volta che accade qualcosa tra quelle strade si scatena sempre un grande rumore, come se da Napoli ci sia aspettasse proprio questo. Delle volte sembra non stupirsene neanche più, come a voler dire: “E’ normale, siamo a Napoli!”. Una tendenza, quella della criminalità, che già da qualche anno pare abbia iniziato a mutare, emergendo soprattutto in città del Nord. Al primo posto della suddetta classifica è stata collocata proprio Milano, con un totale di ben 287.988 reati denunciati. Quinta posizione per Roma, con 267.068, mentre Napoli si è collocata alla 36esima posizione, con 133.171 reati denunciati.
Verrebbe subito da pensare che se si potessero considerare anche i reati non denunciati la classifica sarebbe ben diversa. Il punto è, però, che non conoscendo i reali numeri dei crimini effettivi, denunciati e non, non si può prevedere in quale direzione cambierebbe questa classifica. Insomma i turisti possono stare più tranquilli, Napoli non è certamente una città sicura ma non è poi così pericolosa, non più delle altre almeno.