Si apre oggi la corsa ai seggi elettorali, che invoca la “Vox Populi” per decidere quella che è la questione più discussa negli ultimi tempi : Taglio dei parlamentari, si o no? La Campania affronta qualche difficoltà prima dell’apertura dei seggi.
In corsa c’è anche la scelta dei rappresentanti territoriali, al voto sono solo sette regioni: Veneto con nove candidati in corsa, Toscana con sette candidati in corsa, Marche e Puglia con otto candidati, Liguria invece con dieci candidati; Valle d’Aosta si differenzia dalle altre regioni per un sistema elettorale proporzionale e quindi presenta all’appello delle formazioni politiche, si tratterà di 12 liste che puntano ad ottenere più consiglieri possibili; in ultimo c’è la Campania, dopo il ritiro dell’ottavo concorrente (Gabriele Nappi, Naturalismo), con sette candidati in corsa.
Soffermiamoci in Campania, proprio in questi giorni sono emerse difficoltà rilevanti, che hanno creato non poco scompiglio.
La società di trasporti ANM ha rivelato che nei due giorni di votazioni ci potrebbero essere problematiche per quanto riguarda i trasporti pubblici, poiché sono circa 300 i dipendenti che hanno fatto domanda di congedo elettorale per le elezioni 2020 di domenica 20 e lunedì 21. Di questi 300 dipendenti, 100 sono autisti di pullman, gli altri invece appartengono ad altre categorie, sia operai che amministrativi. È bene ricordare che, per coloro che hanno fatto domanda, non c’è possibilità di rinuncia all’incarico tranne che per motivi gravi e giustificati, comunicati in precedenza agli uffici comunali.
Chi decide di rinunciare a questo impegno, può incorrere in una sanzione compresa tra i 206 e i 516 euro, previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 16 maggio 1960, n.570. Non è raro che si affronti un problema del genere in vista delle elezioni, la stessa situazione si presentò negli anni precedenti da Roma a Venezia, fino a Brindisi. Ora è toccato anche alla Campania! Alla luce di ciò, l’azienda comunica in una nota – ” Nel rispetto delle scelte di impegno politico dei dipendenti, l’azienda sta cercando di organizzare al meglio possibile il servizio di trasporto, resta la consapevolezza che ci potrebbero essere delle ripercussioni sul servizio“.
L’ ANM non è l’unica azienda ad avvisarci di possibili problemi, il fenomeno coinvolge anche ASìA , l’azienda dell’igiene urbana di Napoli. La presidente Maria De Marco, preoccupata per l’elevato numero di richieste di congedo elettorale dei dipendenti, teme un impatto rilevante sulla raccolta rifiuti nei giorni di votazione.
La Campania affronta anche un altro problema, sorto negli ultimi giorni: candidati definiti “Impresentabili” da parte della Commissione parlamentare antimafia. Sono 9 i candidati che non risultano idonei, presenti sia con De Luca che con Caldoro presidente, il primo di questi risulta non conforme a quanto regolamentato dalla Legge Severino, gli altri otto non risultano conformi al codice di autoregolamentazione. La Commissione parlamentare antimafia rende noti i nomi di questi candidati che sono stati ritirati dalle elezioni, parliamo di :
Carlo Iannace (per Vincenzo De Luca Presidente), sospeso a decorrere dal 31 marzo 2016 dalla carica di consigliere regionale, condannato alla pena di sei anni di reclusione e all’intedizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni, colpevole dei reati secondo gli articoli 110, 61 e 314 del codice penale;
Sabino Basso ( Campania Libera– De Luca Presidente) accusato di riciclaggio, la causa risulta ancora in corso davanti al tribunale di Avellino;
Orsola De Stefano ( Lega Salvini Campania– per Stefano Caldoro Presidente) accusata di concussione, la causa risulta ancora in corso davanti al tribunale di Avellino;
Maria Grazia Di Scala ( Forza Italia Berlusconi con Caldoro) accusata di concussione, la causa risulta ancora in corso davanti il tribunale di Napoli;
Aureliano Iovine ( Liberaldemocratici Campania popolare moderati con De Luca) accusato di plurimi reati come associazione per delinquere di stampo mafioso, fraudolento trasferimento di valori aggravato dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose, truffa aggravata dall’aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità e dall’agevolazione delle associazioni mafiose. La causa risulta ancora in corso davanti al tribunale di Napoli;
Michele Langella ( Campania in Europa – per Vincenzo De Luca Presidente) accusato di riciclaggio, la causa risulta ancora in corso davanti il tribunale di Torre Annunziata;
Monica Paolino ( Forza Italia Berlusconi con Caldoro) imputata scambio elettorale politico- mafioso, la causa risulta ancora in corso davanti il tribunale di Nocera Inferiore;
Francesco Plaitano ( Partito Repubblicano Italiano – per Vincenzo De Luca Presidente) non è nuovo alla Commissione parlamentare antimafia, è stato già segnalato nel 2015 per violazione del codice di autoregolamentazione per la stessa condanna di estorsione, tuttora sotto giudizio, l’udienza è stata fissata per il 22 settembre 2020;
Francesco Silvestro ( Forza Italia Berlusconi con Caldoro) accusato di concussione, la causa risulta ancora in corso davanti il tribunale di Napoli.
Tutto questo si aggiunge al clima di paura che sta diffondendosi in Campania a causa degli ultimi dati riguardanti la situazione Covid-19. La regione è tra le prime per numero di contagi, parte dei cittadini teme la nascita di un focolaio proprio durante i seggi, gli anziani sono quelli più preoccupati – ” Ho tentato di rassicurarli ricordando loro che il voto è importante, ma non posso che registrare la responsabilità da parte del Governo e della Regione Campania che non dicono nulla e non fanno nulla. Non c’è un piano che rassicuri i cittadini rispetto al rischio Covid nei seggi”- afferma Stefano Caldoro, candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione Campania– ” chiedo al Governo e alla Regione se nel seggio si misuri la temperatura, se c’è il termoscanner, se si fa la sanificazione…ci dicano come garantire la sicurezza di cui ad ora non c’è traccia”.
Secondo i termini indicati dal Governo, quando si andrà a votare domenica 20 e lunedì 21, la temperatura non verrà misurata in sede votante ma sarà a coscienza del cittadino premurarsi di non uscire in condizioni preoccupati, come l’avere febbre a più di 37 gradi.
Per far fronte a chi voglia comunque prendere parte alla votazione, il Governo permette il voto tramite un funzionario pubblico che si rechi presso l’abitazione in tutta sicurezza. Secondo queste norme si potrebbe superare questo momento decisivo per il nostro paese, ma se non dovesse funzionare? – “Se la Regione non riesce a governare la situazione, ho chiesto che intervenga il Governo e dia una mano“- ha concluso il candidato alla presidenza Vincenzo De Luca.
Buon Voto a tutti!