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La calligrafia: dal mestiere antico ad oggi

La calligrafia è una vera e propria arte. Un tempo a scuola si studiava calligrafia intesa come disciplina, alla pari delle altre materie.

In passato il calligrafo era una figura presente in ogni parte d’Italia, da Nord a Sud.

La calligrafia: un’arte antica ancora in voga 

Il calligrafo era un mestiere piuttosto conosciuto nel Regno di Napoli, dove tale “pratica”, diventata poi vera e propria arte, portó con sé duchi, conti e nobili di ogni sorta.

Il calligrafo era un esperto di arte calligrafa che, utilizzava le sue capacità per creare stemmi nobiliari, blasoni e titoli di studio per tutti coloro che ne necessitavano. Soprattutto per quanto riguarda l’invenzione di titoli nobiliari, il calligrafo conosceva benissimo tutti gli stemmi dei casati del Regno e riusciva addirittura a creare la storia e l’albero genealogico della famiglia.

In passato, nella Napoli antica, quella del calligrafo era un’attività richiesta anche in ambito religioso, ed era esercitata come vera e propria “disciplina” della comunicazione visiva.

Un mestiere antico dall’indiscussa bellezza 

Il termine calligrafia deriva da due parole greche che significano “bella scrittura”, ma storicamente la calligrafia rappresenta innanzitutto lo studio delle scritture, a partire dalle capitali romane, per arrivare alla scrittura carolina, gotica o umanistica. Si tratta di imparare a tracciare i segni che compongono gli alfabeti che di volta in volta si esaminano e si studiano, con pennini, inchiostro e carte pregiate.

Ora come ora pensare si pensa alla figura del calligrafo come qualcosa di lontano dalla contemporaneità. Ma è tutt’altro che così. Il calligrafo oggigiorno è una vera e propria professione, esistono infatti, corsi e aggiornamenti per chiunque voglia intraprendere questo affascinante percorso e lavorare in questo ambito.

Si tratta dunque di un professionista che riesce a guadagnare scrivendo “in bella” delle vere e proprie opere d’arte.

Ricordiamo che la figura del calligrafo si distingue da quella dello scrivano, anch’essa professione molto antica, diffusa soprattutto in Campania. 

La differenza è a monte: la grafia, è la resa grafica delle parole, la calligrafia, nel suo significato originario, indica l’arte di scrivere bene. Per estensione, però, nel linguaggio comune, la parola calligrafia è arrivata ad essere utilizzata in sostituzione di grafia.

La Campania, grazie alle molteplicità che la caratterizzano si è da sempre contraddistinta per peculiarità sociali e culturali, e in questo caso la figura del calligrafo, ne è un esempio lampante.