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giovedì, 21 Settembre 2023

La Befana e la sua misteriosa storia

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Nella tradizione italiana dopo il Natale, la più conosciuta festa è senza dubbio quella della ‘Befana‘.

Nel Folclore è una donna anziana che, nella notte tra il 5 e il 6 Gennaio, porta doni e dolci ai bambini, coincide con la festa cristiana dell’Epifania che celebra, 12 giorni dopo il Natale, l’arrivo dei Re Magi da Gesù bambino.

Questa benevola figura nasce intorno al X e al VI Secolo a.C. da riti pagani legati al ciclo dell’agricoltura e della venuta dell’anno nuovo, nati prima nella zona centro-meridionale dell’Italia e poi diffusisi in tutta la penisola. Tali riti furono assorbiti dai Romani nella celebrazione della rinascita di Madre Natura ogni nuovo anno, esattamente dodici giorni dopo il solstizio d’inverno, il 21 dicembre. In questi giorni si credeva che, ogni notte, delle figure femminili legate alla dea Diana, protettrice dei boschi e degli animali, volassero per i campi per garantirne la fertilità. Con l’ascesa del Cristianesimo la Chiesa condannò tali riti mettendoli al bando come satanici e portando, come conseguenza, alla creazione di un gran numero di figure che, nel Basso Medioevo, confluirono nella odierna figura di una vecchia vestita di stracci che vola su una scopa: la Befana che, come diceva la Chiesa, era sì una strega ma benevola.

La sua età avanzata è simbolo della fine dell’anno vecchio che, arrivato alla sua conclusione, può essere bruciato proprio come accadeva in molti paesi europei dove si bruciava un fantoccio vestito di stracci per festeggiare il capodanno. A ciò può essere ricondotto il carbone, o cenere, simbolo dell’anno trascorso, che la Befana porta ai bambini che si sono comportati male durante l’anno.

Il nome Befana, diffusosi tra la Toscana e il Lazio Settentrionale, nacque intorno al XIV Secolo, da una storpiatura dialettale del termine Epifania e venne utilizzata per la prima volta in italiano nel 1535 da Francesco Berni, scrittore e poeta fiorentino.

Dal XII Secolo ha preso piede una versione cristianizzata della storia della Befana: i Re Magi, in viaggio verso Betlemme, avendo perso la strada, chiesero ad una donna anziana di essere accompagnati per portare i loro doni a Gesù bambino. La donna rifiutò, ma dopo poco se ne pentì e con un cesto di dolci uscì a cercare i re magi. Non trovandoli allora decise di bussare a tutte le porte nella speranza di trovare Gesù, e per farsi perdonare donava i dolci ai bambini che lasciavano scarpe e calze vicino la porta di casa, come ricambio per la Befana, sempre in viaggio e vestita di stracci.

La Befana è una festività tutta italiana ed è talmente sentita dalla gente che spesso supera d’importanza il Natale in alcuni casi, e viene festeggiata in molti modi diversi in tutta la Penisola, a causa delle varie “versioni” della leggenda originale. Di questo ne è prova la varietà di adattamenti che ha avuto la filastrocca dedicata alla Befana.

Qui alcuni esempi:

La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte con le toppe alla sottana Viva, Viva La Befana!

La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col vestito alla romana Viva, Viva La Befana!

La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte attraversa tutti i tetti porta bambole e confetti!

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