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martedì, 30 Maggio 2023

La A al giro di boa: è sempre Juve-Roma

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Alberto Russo
Alberto Russo
Collaboratore XXI Secolo. Laurea in Scienze Politiche e un sogno nel cassetto. Calciofilo romantico, ritiene che il giornalismo debba consistere nella capacità di andarsi a prendere le notizie direttamente nelle loro “case”, raccontando la realtà senza filtri né paure. Tra le sue passioni la giustizia, il cinema e la poesia, legge fin troppo perché crede sia il miglior modo per capire il mondo.

Le premesse erano chiare, bisognava sperare in un miracolo sportivo che avesse convinto anche i più scettici dell’esistenza di un terzo incomodo pronto a spezzare uno dei dualismi sportivi e mediatici più affascinanti della decade, ma a quanto pare finora nulla di ciò è accaduto.

Siamo alla metà esatta della stagione e i presupposti sono chiari, sarà lotta a due tra Juventus e Roma questo è chiaro, almeno fino all’ultimo secondo del turno previsto al 31 maggio, nella domenica che ospiterà l’ultima gara di un campionato finora bello quanto stressante. Non per i calciatori ci mancherebbe, ma per l’eco diffuso di appassionati e non, che spesso sono scavalcati dalle polemiche futili di giornate chiuse tra un dibattito parlamentare e un moviolone in tv. Il calcio è bello e il mondo è vario, ci si concentri di più sugli stadi, come stanno già facendo alcune società italiane tra progetti e costruzioni già avviate, almeno è qualcosa.

Dicevamo dei numeri, la corazzata bianconera ha illuso gli addetti ai lavori per alcuni passi falsi compiuti nell’ultima fase di stagione, una manna dal cielo per chi era pronto a puntare il dito contro il nuovo tecnico Allegri, vero o presunto capro espiatorio come avviene spesso in un’alternanza di ruoli tra Re e Principe (anche se il toscano aveva già vinto), il popolo bianconero aveva trovato in Antonio Conte il simbolo di una rinascita e la convinzione che certi valori li porta solo chi è figlio di una storia. Ottavi di finale in Europa, quarti di finale in Coppa Italia e primo posto nel feudo di casa, in quasi 5 mesi sono questi i risultati raggiunti da Pogba e soci. Scontato? Avremmo da ridire. Un uomo su tutti: Paul Pogba e le sue leve da pianeti extraterrestri, si discute spesso del valore di questo francese troppo silenzioso, per ora la A si gode un concentrato di potenza e classe che nemmeno ai videogiochi si assembla.

Poi i giallorossi, due cose su tutto: lo scontro diretto del 5 ottobre scorso tra violini e polemiche, quasi futile il risultato, Garcia dovrebbe ripartire dall’umiltà, dote di cui ha abusato (a buon ragione) nei primi 365 giorni di Belpaese ma che poi ha puntualmente abbandonato. La delusione dell’Olimpico, nella sconfitta con il City, è pregio di una città abituata a soffrire per non arrendersi, Totti guiderà i compagni nella nuova avventura targata Europa League, e non è detto che sia un male, ma ne riparliamo a maggio. Troppi pareggi nell’ultimo mese, 4 in 6 gare, come quando hai preso la preda ma il braccino ti dona una pietà inopportuna, i giallorossi avranno l’intero girone di ritorno per recuperare e lo scontro diretto questa volta da giocare in casa, si spera senza polemiche.

Il Napoli ha già vinto la Supercoppa Italiana, è potenzialmente la squadra che può vincere più trofei in stagione, basta? Viene dalla vittoria all’Olimpico con la Lazio che ha leggermente relegato in un angolo le polemiche del turno passato con la Juve, azzurri favoriti per distacco per andare a giocarsi i playoff di Champions, attenti all’Europa League e alla modifica di ordinamento voluta da Le Roi, vincerla ti porta direttamente ai gironi per cantare quell’inno che solo a Napoli sanno intonare come un’Aida.

Lotteranno per la terza piazza anche Lazio, Sampdoria, Fiorentina e forse anche le due milanesi, ironicamente pari a quota 26 punti, le ricostruzioni spesso sono avverse al destino e i numeri collidono con la sorte.

In coda quasi spacciate Parma e Cesena, ci spera il Cagliari sedotto e abbandonato ancora una volta dal “maestroZeman, ormai figlio di un calcio che non aspetta le triangolazioni ma il numero di volte in cui si gonfia la rete.

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